Aumento del 20% degli espositori al KEY, focus su autoconsumo e supply chain europea

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Sono più di 1.000 gli espositori al KEY – The Energy Transition Expo, con un aumento del 20% rispetto all’edizione dell’anno passato. Il numero degli espositori internazionali è del 30%.

Gli organizzatori della Fiera spiegano poi a pv magazine che aumenta il numero di visitatori spagnoli e britannici, ma anche quelli del continente africano.

“Grazie al supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) e dell’Agenzia ICE, alla collaborazione con le più importanti Associazioni del settore e a una rete di agenti diffusa capillarmente in tutto il mondo, in fiera sono presenti 1.000 brand, di cui il 30% internazionale, circa 350 hosted buyer e delegazioni provenienti da più di 50 Paesi, con Nord Africa, Medio Oriente, Balcani ed Est Europa che costituiscono le aree più rappresentate”, scrivono gli organizzatori in un comunicato stampa.

Fonti hanno riferito che l’aumento dei visitatori è in doppia cifra, quindi superiore al 10%. Mancano ancora i dati ufficiali.

Non sono poi mancate le figure istituzionali, tra cui il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che ha spiegato ieri a pv magazine le tempistiche per Fer X e Macse.

Numerosi sono i produttori italiani, dai produttori di inverter ai produttori di pannelli fotovoltaici. Secondo fonti che hanno chiesto di rimanere anonime, la produzione italiana ed europea rimane comunque ancora poco trasparente: difficile identificare quali parti dei processi produttivi vengano fatti in Europa e quali no.

Voci di corridoio spiegano che sono in corso delle iniziative per la mappatura dei produttori italiani, così da comunicare meglio anche con Governo e Ministeri. Diversi produttori italiani vogliono che gli stessi vantaggi garantiti ai produttori di pannelli fotovoltaici made-in-Europe, vengano garantiti anche a produttori di inverter e batterie.

Durante la cerimonia di apertura, le rappresentanze politiche del territorio, tra cui l’assessora alla Transizione Energetica di Rimini, Anna Montoni, hanno raccontato il percorso intrapreso. “Abbiamo recentemente avviato un progetto che prevede l’installazione di 4.500 impianti fotovoltaici per una potenza totale di 55 MW, di cui 34 presso edifici comunali”, ha spiegato Montoni. A Rimini sta anche pr nascere una CER, che aiuterà le famiglie  in condizioni di povertà energetica, grazie al fotovoltaico sui tetti di 5 edifici comunali e a un parcheggio fotovoltaico da 1,75 MW.

Accordi per l’autoconsumo

Diversi poi gli accordi tra aziende, anche e soprattutto in chiave autoconsumo.

Edison e Legacoop hanno annunciato un progetto pilota che coinvolge sei condomini gestiti dalla cooperativa Abicoop, associata a Legacoop abitanti, e situati tra Novellara e Campagnola Emilia (Reggio Emilia).

“Il progetto prevede l’installazione da parte di Edison Energia di pannelli fotovoltaici con una potenza complessiva di 341 kW. L’obiettivo è costruire un’evoluzione del modello di autoconsumo collettivo, affinché possa essere successivamente replicato in altre aree territoriali”, ha detto la società milanese.

Al momento le comunità energetiche condominiali contrattualizzate da Edison Energia sono 75, di cui 20 già in esercizio, con circa 2.000 nuclei familiari aderenti.

Presentata anche, sempre durante la prima giornata della fiera di Rimini, la partnership tra Enel e Fondazione CER Italia, la comunità energetica nazionale a trazione pubblica, già operativa all’entrata in vigore dei regolamenti specifici.

“La Comunità Energetica si propone di offrire alle amministrazioni locali un modello “plug&play” che consente il lancio rapido ed efficace di configurazioni dedicate ai propri territori, coinvolgendo comuni, cittadini e imprese nel ruolo di consumatori e piccoli produttori. Nell’ambito di questa iniziativa, è stato annunciato l’avvio della collaborazione con Enel, che diventa partner per i servizi energetici di Fondazione CER Italia e dei suoi membri”.

A dare dati durante l’opening del Key e a parlare di CER è stato anche il presidente del GSE Paolo Arrigoni. “Tra gli strumenti abilitanti della transizione energetica c’è il Decreto CER, che ora ha un anno di vita. Abbiamo raccolto oltre 2.000 domande per contributi a conto capitale, sono state presentate più di 750 domande di qualifica CER, di cui circa 400 hanno ottenuto il semaforo verde, dando così il via a numerosi progetti di Comunità energetiche rinnovabili.

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