CER a Roma, al via il piano per il fotovoltaico su centinaia di scuole

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Con l’approvazione di uno specifico Regolamento in merito ad aree e impianti solari fotovoltaici a favore delle Comunità energetiche rinnovabili solidali (CERS), Roma Capitale mette a disposizione tetti pubblici, soprattutto quelle di scuole elementari e medie.

pv magazine Italia ne ha parlato con Edoardo Zanchini, direttore dell’Ufficio Clima di Roma Capitale.

“A Roma abbiamo un progetto legato al PNRR e ai fondi FIS, risorse istituzionali tra Regione, Governo e Comune, che permetterà di riqualificare 150 scuole tra oggi e il 2027, installando impianti solari. Questo intervento è fondamentale in una logica di autoproduzione in un percorso verso le emissioni zero. Parallelamente, abbiamo iniziato a lavorare alla realizzazione di impianti solari a servizio delle CER”, ha spiegato Zanchini.

Il nuovo Regolamento

Il Regolamento approvato dall’Assemblea Capitolina prevede due procedure per la realizzazione delle CER sul patrimonio edilizio di Roma. Da un lato ci sono gli impianti di proprietà del Comune. “I nuovi impianti fotovoltaici permetteranno di ridurre le bollette e le emissioni. Le strutture scolastiche e pubbliche chiuse in determinati momenti della giornata potranno condividere l’energia prodotta con la rete, beneficiando degli incentivi previsti dal Decreto ministeriale”.

Poi ci sono i progetti proposti dagli Enti del Terzo Settore (ETS): associazioni, cooperative e cittadini possono proporre progetti per realizzare impianti solari sui tetti di edifici pubblici e costituire CER con finalità sociali e ambientali.

La gestione delle procedure è affidata ai Municipi, con il supporto dell’Ufficio Clima e del Dipartimento Sociale di Roma Capitale. “Stiamo aiutando i progetti attraverso l’accesso a risorse provenienti da fondazioni, come il Banco dell’Energia e Charles Le Magne, che mettono a disposizione fondi specifici. Inoltre, stiamo dialogando con le banche per garantire prestiti adeguati”, ha sottolineato Zanchini.

L’approvazione del regolamento consentirà a Roma di organizzare le comunità energetiche sui nuovi impianti solari che verranno realizzati nei prossimi anni e di collaborare con associazioni, cooperative e cittadini che vogliono sviluppare progetti solidali, ma non dispongono di tetti idonei.

Il primo progetto

Un esempio concreto di questo nuovo approccio è già operativo: “Il primo progetto già realizzato è presso l’Istituto Vaccari, una fondazione che si occupa di persone e bambini con disabilità. Sul tetto dell’edificio è stato installato un impianto fotovoltaico da 82 kW, che permette di risparmiare circa 30.000 euro all’anno e di creare una CER”, ha raccontato Zanchini.

Nel Municipio IV si sta inoltre lavorando alla prima applicazione del nuovo regolamento su una scuola che ha presentato una proposta e trovato i finanziamenti necessari.

A Roma Capitale si contano 1,9 MW di impianti già installati su scuole e uffici pubblici e l’obiettivo è di arrivare a 8 MW entro il 2026. I progetti proposti dagli Enti del Terzo Settore andranno a contribuire all’obiettivo di solarizzare i tetti degli edifici del Comune, che sono oltre 1.200 per le sole scuole, oltre a uffici, palestre, biblioteche, musei, edifici di edilizia sociale.

“Ora siamo agli inizi e questa fase è un po’ complicata, ma il mio augurio è che, una volta a regime, tutto sia più semplice”, ha concluso Zanchini.

 

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