Allo studio mega impianto fotovoltaico per Autostrade Alto Adriatico

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Sta per partire lo studio di fattibilità un mega impianto fotovoltaico, presentato dai committenti come “un unicum a livello nazionale che potrebbe costituire un apripista nel campo autostradale con l’obiettivo di ottimizzare i consumi energetici, generare risparmi in favore dei cittadini e dare una svolta green”.

Stiamo parlando di Autostrade Alto Adriatico, società concessionaria del NordEst che gestisce tra le varie arterie la A4 Venezia – Trieste. Il parco fotovoltaico, il cui studio di fattibilità, come ha spiegato a pv magazine Italia la stessa Concessionaria autostradale, “verrà avviato tra pochi mesi e dovrebbe essere portato a termine entro fine anno” ha lo scopo di migliorare la sostenibilità ambientale della Società, generando anche notevoli risparmi in favore dei cittadini, con la costituzione di comunità energetiche rinnovabili, grazie all’apporto del GSE.

Un percorso di riduzione dei consumi

A parlarne è l’Energy Manager e Responsabile degli impianti tecnologici della Società, Nicola Pasianotto: “Nel 2022 il costo annuale dell’elettricità aveva superato i 2 milioni 600.000 euro, mentre nel 2023 è stato di 2.300.000 euro, dato confermato anche nel 2024. Contestualmente il consumo si è abbassato: dal 2016 al 2024 si è passati da un consumo annuo di energia elettrica di circa 11,30 GWh a un consumo annuo di circa 10,50 GWh. La riduzione è stata dello 8% in circa 10 anni, pari a più di 1,00 GWh, nonostante nel tempo considerato (2016-2024) siano state realizzate molte opere di terza corsia della A4, che hanno comportato un aumento di 33 POD, con un totale di 183 POD, pari ad un aumento del 18% circa”.

A fronte di questo aumento di contatori, Autostrade Alto Adriatico ha messo in atto una vasta operazione di efficientamento energetico degli impianti di illuminazione autostradali. Nel 2024, infatti, si è raggiunto il 95% di punti luce con tecnologia a led. Inoltre, dal 2016 al 2024 la Società ha incrementato l’autoproduzione di energia rinnovabile da fotovoltaico: da circa 252 MWh del 2016 a circa 311 MWh del 2024 grazie agli impianti di Savogna, Noventa di Piave, Porcia e Palmanova.

Il progetto fotovoltaico

Pasianotto ci spiega che è prossimo l’affidamento a un’azienda specializzata dello studio di fattibilità e che tempo tre mesi arriveranno i risultati su cui si incardinerà il prossimo progetto, che dovrà essere validato e riconosciuto, in termini di investimenti, dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

“Saranno impianti fotovoltaici – anticipa Pasianotto – con eventuali accumuli a batterie. La sfida sarà non solo burocratica, in quanto rappresenta un nuovo inizio, ma anche tecnica visto che gli impianti dovranno essere installati in zone non antropizzate, con quanto ne consegue come nuovi cavi e nuovi allacciamenti”.

L’Energy Manager sottolinea che tra i vantaggi ci sarà la riduzione delle maggiori fonti di consumi della Società, come ad esempio i caselli. Si tratta di un elemento che potrebbe far pendere l’ago della bilancia nella valutazione del progetto, che è già stato sposato dai due soci della Società, ovvero la Regione Friuli Venezia Giulia e la Regione Veneto.

“Atti come questo tipo vanno nella direzione tracciata dall’amministrazione regionale per la neutralità emissiva anticipata di cinque anni con la legge quadro FVgreen e si inseriscono nelle azioni virtuose contenute nel nuovo Piano Energetico Regionale”, ha affermato l’assessore all’ambiente e all’energia della Regione Friuli-Venezia Giulia, Fabio Scoccimarro.

Elisa De Berti, vicepresidente della Regione del Veneto e assessore alle infrastrutture ha invece affermato che questo progetto “è capace di fungere da modello e di essere replicato anche su altre infrastrutture autostradali della nostra regione, che potrebbero beneficiare di interventi di questo tipo”.

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