Intervista a 3SUN: Enel non vuole vendere, società strategica per piani UE

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pv magazine Italia ha sentito un portavoce di 3SUN per discutere gli ultimi sviluppi e i piani per i prossimi mesi. La fabbrica di Catania ha già attivato 3 linee produttive per 1,8 GW e prevede di lanciare 2 nuove line produttive nella seconda metà del 2025, raggiungendo 3 GW di capacità produttiva entro la fine dell’anno in corso. “Questi dati sono modulabili in risposta al mercato”.

I vostri pannelli vengono, secondo diverse fonti, tra 20 e 22 centesimi al watt. Confermate?

Il prezzo dei nostri pannelli è allineato a quello degli altri produttori UE, con la differenza che i nostri pannelli sono gli unici con tecnologia HJT e un coefficiente di bifaccialità del 90%.

Chiaramente, come spiegano diverse fonti, il prezzo dei pannelli incide, ma non troppo, sul progetto finale. Quindi in realtà una qualità maggiore potrebbe invece aver senso, anche a livello commerciale. Quale il feedback da parte dei vostri clienti?

Confermiamo che il prezzo dei moduli incide per meno del 20% sul costo totale dell’impianto. Pertanto, la qualità del prodotto e le garanzie offerte, che i clienti considerano sempre più attentamente nella scelta dei nostri pannelli, sono gli elementi distintivi sul mercato. 

 Avete in programma tre linee produttive, giusto? La prima è già operativa, no? Quale la capacità?

Ad oggi sono già attive le prime 3 linee di produzione con una capacità produttiva potenziale di 1,8 GW, pari a 3 milioni di pannelli annui.

 Quali sono le tempistiche per le altre due linee produttive?

Dalla seconda metà dell’anno prevediamo di attivare le ultime 2 linee di produzione che ci consentiranno di arrivare a pieno regime e verranno utilizzate per la produzione del nuovo prodotto 3SUN B48, che 3SUN prevede di lanciare nella seconda metà del 2025. Il nuovo modulo B48 mantiene tutte le caratteristiche di efficienza, qualità e durabilità del modulo B60, ma in un formato ridotto che agevola ulteriormente la sua adozione nel segmento C&I.

 Quale la capacità produttiva a fine anno? Raggiungere i 3 GW?

Entro la fine del 2025, la capacità produttiva raggiungerà 3 GW l’anno, con una potenziale produzione di 5 milioni di pannelli solari/anno. Abbiamo l’obiettivo commerciale di produrre 1 milione di pannelli, pari a 600 MW, ma questi dati sono modulabili in risposta al mercato.

Diversi produttori di pannelli dicono di essere gli unici ad avere accesso alla massima categoria riconosciuta dal meccanismo di supporto Transizione 5.0. Quali sono le tempistiche per voi? Quando rientrerete nel registro Enea? Cosa manca?

I moduli di 3SUN sono certificati dal prestigioso ente TUV Rheinland, e sono già iscritti al registro Enea. A partire da agosto 2025 saranno disponibili per la consegna ai clienti i nostri pannelli iscritti al registro Enea alla lettera C (produzione di celle e moduli europea).

Il mercato parla molto dei pannelli TOPCon e delle difficoltà registrate con il degrado a causa dei raggi UV. Questo ha avuto delle conseguenze sulle vostre vendite?

I nostri moduli utilizzano celle solari a eterogiunzione di silicio (hetero-junction technology, HJT), una tecnologia che sfrutta la giunzione tra silicio amorfo e silicio monocristallino. La HJT si distingue dalle TOPCon per la maggiore affidabilità e resa energetica. La differenza nella struttura e nell’architettura delle celle solari HJT rispetto a quelle TOPCon, insieme ad alcuni accorgimenti adottati durante l’assemblaggio, rende i moduli altamente resistenti ai raggi ultravioletti. Il mercato riconosce chiaramente che il modulo HJT si posiziona su un livello qualitativo superiore.

Vi aspettate un aumento dei prezzi dei pannelli nei prossimi mesi? E in generale come percepite la concorrenza?

Ci aspettiamo un leggero aumento dei prezzi nei prossimi mesi, considerando che attualmente il mercato non è in equilibrio, poiché il prezzo di vendita dei pannelli è inferiore ai costi di produzione, anche per il produttore asiatico più competitivo.

 State parlando con le istituzioni europee per dare maggiore peso alle produzioni europee?

Assolutamente sì. Sono in fase finale le consultazioni pubbliche sulla legislazione secondaria del Net-Zero Industry Act, il cui obiettivo è rafforzare la competitività del settore delle tecnologie pulite in tutta Europa. In particolare, l’Articolo 26 del NZIA stabilisce le regole per le aste organizzate dai Paesi dell’UE per la diffusione delle energie rinnovabili, includendo alcuni criteri non di prezzo che dovranno essere applicati al 30% dei volumi d’asta (o 6 GW per ciascun Paese dell’UE) a partire da gennaio 2026. È fondamentale che, tra i vari criteri non basati esclusivamente sul prezzo nelle aste per le rinnovabili, venga dato maggiore rilievo al criterio della resilienza, sostenendo la produzione domestica europea. L’UE deve agire rapidamente adottando criteri adeguati a sostenere la produzione interna. Considerando l’attuale livello di maturità dell’industria fotovoltaica in Europa e il dominio dei Paesi terzi, in particolare dei mercati asiatici, sono necessarie misure regolatorie e legislative adeguate a ricreare un ecosistema fotovoltaico domestico e attrarre nuovamente investimenti nel settore in Europa.

 Ci sono una serie di rumour secondo i quali Enel vuole vendere una parte di 3SUN. Cosa rispondete?

Rispetto a quanto annunciato nel febbraio del 2023, Enel ha deciso di interrompere la ricerca di un partner a cui cedere il 50% della Gigafactory di Catania, portando avanti in autonomia questo progetto. Questa decisione, che non è nuova ed è stata più volte ribadita anche pubblicamente, è motivata dal ruolo sempre più strategico che l’iniziativa ricopre per i piani di transizione energetica in Italia e in Europa. 

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