Mitsubishi Electric R&D Centre Europe, filiale di Mitsubishi Electric, sta valutando l’efficacia delle pompe di calore nel controllo della domanda in isole remote. Il 25 maggio l’azienda ha avviato un esperimento dimostrativo nelle isole Aran, al largo della baia di Galway, nell’Irlanda occidentale.
Nell’ambito del progetto Recovery Assistance for Cohesion and the Territories of Europe (REACT) dell’Unione Europea, Mitsubishi sta conducendo una dimostrazione sulle isole Aran e sull’isola di San Pietro in Italia.
Il progetto mira a migliorare l’autosufficienza energetica di queste isole remote attraverso l’impiego di pompe di calore Mitsubishi, insieme a soluzioni solari fotovoltaiche, eoliche, di accumulo, caricabatterie per veicoli elettrici e bollitori per l’acqua calda sanitaria. Queste isole, che dipendono in larga misura dai combustibili fossili e dalle fonti energetiche continentali, devono affrontare ostacoli geografici e strutturali unici.
“Il progetto dimostrerà un approccio alla gestione dell’energia incentrato sulla comunità per le isole remote, utilizzando tecnologie di generazione distribuita di energia rinnovabile e di stoccaggio con risposta alla domanda per bilanciare la domanda e l’offerta di energia”, ha dichiarato Mitsubishi in un comunicato.
Il progetto mira a ottenere un risparmio energetico del 10%, a ridurre le emissioni di gas serra del 60% e ad aumentare l’uso di energia rinnovabile del 50%, rispetto a un caso di funzionamento di base prima dell’avvio del progetto.
Mitsubishi ha dichiarato di utilizzare nel progetto le sue pompe di calore Melco per il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria. Le pompe di calore possono contribuire a bilanciare la rete durante i periodi di picco utilizzando strategie di controllo per ridurre il consumo di elettricità.
Tra gli esempi vi sono l’impostazione della temperatura target dell’aria a un punto più basso, l’abbassamento del setpoint della temperatura di mandata del riscaldamento degli ambienti e la programmazione del compressore della pompa di calore affinché si spenga durante il periodo di risposta alla domanda. Queste strategie sono discusse in casi reali in questo documento di ricerca.
Il progetto REACT coinvolge 22 partner, tra cui aziende e istituzioni accademiche di 11 Paesi dell’Unione Europea.
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