A seguito del fermo produttivo, le organizzazioni sindacali e la politica locale hanno dichiarato che è necessario una soluzione che comporti la ripresa dell’attività lavorativa in modo continuo, iniezione di liquidità e discontinuità con la famiglia Carzaniga, proprietaria del produttore di inverter con sede nell’aretino Fimer.
Nei giorni scorsi, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha fatto visita ai lavoratori che lo scorso venerdì hanno occupato la fabbrica.
“Sono andato davanti allo stabilimento della Fimer di Terranuova Bracciolini per sostenere la giusta battaglia delle lavoratrici e dei lavoratori. La Regione Toscana è dove deve essere, al loro fianco. Occorre una svolta nella gestione di una azienda che ha competenze, professionalità, passione nei lavoratori, mercato per i prodotti per pannelli fotovoltaici che guardano all’economia verde e delle rinnovabili, ma una proprietà che sa solo cambiare amministratori, ma non mostra alcuna strategia per il futuro” ha dichiarato sui social Giani.
Il presidente della Regione Toscana ha anche incontrato il ministro delle Imprese Adolfo Urso.
“Sono qui al Ministero delle Imprese con il ministro Urso e la sottosegretaria Bergamotto per l’azienda di Terranuova Bracciolini che produce inverter… Basta, non ne possiamo più, vogliamo chi sappia investire e guidare, sono in ballo 280 posti di lavoro, con l’indotto 5,600. Il lavoro in Toscana è fondamentale, la Fimer deve avere un’altra direzione. Le istituzioni sono a fianco dei lavoratori”, ha pubblicamente dichiarato il presidente della regione Toscana.
L’incontro interlocutorio con i due rappresentanti del Ministero è servito per prendere atto della posizione di tutti gli intervenuti, Mimit, organizzazioni sindacali Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm Uil e politica locale e rappresentanti dell’azienda FImer. Il prossimo appuntamento è fissato dopo il 14 giugno, giorno dell’udienza al Tribunale di Arezzo.
pv magazine ha contatto Fimer, ma l’azienda ha risposto di non aver al momento nulla da aggiungere sulla questione. Nell’ultimo comunicato ha annunciato di aver formalizzato l’accordo con l’investitore McLaren Applied/Greybull Capital.
Clementy Group, una società di investimento con sede nel Regno Unito, ha deciso i mesi scorsi di abbandonare il progetto di investire 95 milioni di euro in Fimer. “Gli azionisti di Fimer non hanno dato al Gruppo Clementy gli strumenti necessari per procedere con l’investimento, tra le varie inadempienze ripetute del contratto di investimento e le numerose irregolarità”, aveva commentato Clementy Group. Fimer ha originariamente presentato domanda di protezione dei creditori nel febbraio 2022.
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