In Italia sorgerà l’Hydrogen Hub di Trieste

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AcegasApsAmga, azienda di servizi di pubblica utilità che opera nel nordest italiano, è entrata a far parte del consorzio NAHV, North Adriatic Hydrogen Valley, di cui fanno parte 37 partner, costituito da  aziende, università, istituti e altre istituzioni pubbliche di tre territori: Slovenia, Croazia e la Regione autonoma del Friuli-Venezia Giulia in Italia.
La capofila è la Holding Slovenske Elektrarne e a nome dell’intero consorzio ha firmato con la Joint Undertaking Clean Hydrogen Partnership un contratto di cofinanziamento del piano per 25 milioni di euro. La conseguenza è il via, dal 1° settembre 2023, al progetto europeo transnazionale nell’ambito del programma Horizon Europe per la creazione di una hydrogen valley dedicata composta da 17 progetti pilota disseminati nei tre Paesi.

In Friulia Venezia Giulia, AcegasApsAmga realizzerà l’Hydrogen Hub di Trieste. Il progetto sorgerà in un’area industriale vicina al termovalorizzatore di Hestambiente e in un’area, oggi degradata e inutilizzata, che l’Autorità di Sistema Portuale Mare Adriatico Orientale ha messo a disposizione della multiutility. Il concetto del progetto abbraccia l’intera catena dell’uso dell’idrogeno rinnovabile, dalla sua produzione, stoccaggio e distribuzione, al suo utilizzo finale in vari settori.

“Si realizzerà un impianto di elettrolisi con una produzione attesa di 370 tonnellate di idrogeno all’anno. L’Hydrogen Hub Trieste si pone l’obiettivo di favorire la nascita di un ecosistema energetico focalizzato sull’idrogeno. In questa prospettiva, AcegasApsAmga ha già formalizzato degli accordi con stakeholders del territorio per la fornitura dell’idrogeno prodotto in modo da abilitare il processo di decarbonizzazione del trasporto pubblico locale e della logistica, sia su gomma che su rotaia”, ha spiegato in una nota la multiutility.

AcegasApsAmga spiega che saranno realizzati un parco fotovoltaico della potenza di 4,5 MW, connesso a un elettrolizzatore da 2,5 MW, finanziato in parte dal progetto Horizon. “Il primo consente di produrre l’energia da fonte rinnovabile che alimenta il secondo, un dispositivo che produce idrogeno attraverso il processo dell’elettrolisi dell’acqua. È un esempio virtuoso di simbiosi industriale che permette di recuperare parte dell’acqua già utilizzata dal termovalorizzatore minimizzando così l’impatto su una così preziosa risorsa”.

“Il progetto NAHV ha ricevuto la valutazione più alta di tutti i progetti sull’idrogeno presentati ed è stato insignito dalla Commissione Europea come iniziativa “faro”. Il progetto è sostenuto dalla Clean Hydrogen Partnership e dai suoi membri”, conclude nel suo comunicato AcegasApsAmga.

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