L’installazione di un grande parco solare sul Passo del Bernina nel comune di Poschiavo, nel Cantone svizzero dei Grigioni, è una vicenda che da tempo scalda gli animi di favorevoli e contrari poichè riguarda il territorio del Trenino Rosso del Bernina, patrimonio dell’Unesco dal 2008, ferrovia considerata una delle più spettacolari al mondo.
Ora la vicenda ha però un esito grazie al referendum indetto per la giornata di domenica 27 agosto. I 1.108 cittadini di Poschiavo, pari al 43% degli aventi diritto, hanno votato in modo favorevole, pro impianto fotovoltaico, che sarà installato entro il 2025.
Quindi il parco sorgerà nella Val Bügliet, presso la dismessa sciovia Motta Bianca, sul progetto di Michael Dominique Jörg e Anke Maria Theresia Jörg di BerninaSolar AG. Nel progetto, emerge che l’impianto avrà una superficie massima pari a 83 ettari ed una potenza da 60 a 80 MW.
“I pannelli solari saranno installati su travi d’acciaio sospesi da tralicci ancorati nel terreno ad un’altezza tra 3 e 6 metri dal suolo, permettendo la pascolazione del bestiame e il passaggio della selvaggina”, si legge nel progetto pubblicato dal Comune di Poschiavo.
“Per poter beneficiare dei contributi federali e raggiungere i criteri minimi, i pannelli dovranno sfruttare l’irradiazione diretta del sole come anche quella riflessa dalla neve, aumentando così la resa in special modo durante i mesi invernali. Le file di pannelli avranno una distanza parallela da 6 a 16 metri per limitare l’effetto dell’ombreggiamento”, si specifica nel progetto. Si fa riferimento qui alla legge “Solarexpress”, di recente approvata dal Parlamento svizzero, che rende possibile la costruzione di grandi impianti solari in montagna prevedendo generose sovvenzioni.
I moduli solari forniranno elettricità a 20.000 famiglie, trattandosi del più grande impianto indipendente dei Grigioni. Il progetto dovrebbe costare 180 milioni di franchi svizzeri, di cui il 60% a carico della Confederazione. Il contratto prevede per BerninaSolar la gestione e la manutenzione dell’impianto solare per 67 anni. Il canone d’affitto, per un minimo annuo di 600.000 franchi svizzeri, è stato stabilito a 1 franco svizzero per ogni metro quadro di superficie lorda utilizzata.
“Il Passo del Bernina è più adatto agli impianti solari rispetto a poche altre località della Svizzera. A parte alcune zone del Vallese e dell’Oberland bernese, quasi nessun’altra regione montana ha una radiazione solare annua così elevata. L’attrattiva del Passo del Bernina è data anche dal fatto che l’impianto previsto sarà costruito in uno stretto corridoio infrastrutturale nella zona del passo, dove sono già presenti una linea elettrica ad alta tensione, una strada cantonale, una linea ferroviaria e il lago artificiale del Lago Bianco”, ha spiegato Michael Dominique Jörg di BerninaSolar.
Altre importanti informazioni sull’impianto provengono divulgare dal Comune di Poschiavo: “l’impianto non sarà, per quanto possibile, recintato per cui sia la pascolazione che i sentieri oggi percorribili si manterranno anche in futuro. Eventuali perdite di valore per quanto riguarda la pascolazione, saranno risarcite secondo un contratto stipulato fra i promotori e gli alpeggiatori. A sua volta, gli alpeggiatori onoreranno come finora gli impegni
presi con i titolari dei diritti di pascolazione. Il perimetro definito non impatta negativamente sul perimetro UNESCO della Ferrovia Retica ed
inoltre i corsi d’acqua come pure le paludi all’interno del perimetro rimarranno inalterati allo stato attuale”.
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