Ecomondo 2023: per la prima volta senza KEY Energy registra il 15% in più di visitatori

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Come era immaginabile a causa del distacco da KEY Energy Transition Expo – a cui pv magazine Italia e pv magazine Group parteciperanno con uno stand e che dalla scorsa edizione vive di vita propria – il peso delle energie rinnovabili, e soprattutto del fotovoltaico, è stato molto marginale tra gli stand della 26ª edizione di Ecomondo, il salone internazionale di Italian Exhibition Group per l’economia circolare.

Tra le aziende del nostro settore che hanno portato un po’ di informazione su pannelli fotovoltaici & Co ci sono state SGR Efficienza Energetica, azienda che – tra le altre attività – installa impianti fotovoltaici, e Osai Green Tech SB, società benefit nata con lo scopo di recuperare in modo efficiente e sostenibile risorse dai prodotti in disuso, tra cui batterie e fotovoltaico. Era presente con uno stand anche Marcopolo Environmental Group che detiene brevetti per il ciclo integrato dei rifiuti e produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, tra cui fotovoltaico. Altri nomi familiari sono GSE, il Gestore dei Servizi Energetici ed ENEA, l’Ente per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente.

Il tema del fotovoltaico ha trovato posto in alcuni momenti di approfondimento presso le sale conferenze della fiera. Si è parlato, ad esempio, dell’intervento realizzato da Eni Rewind che ha consentito di riqualificare un’area industriale dismessa, adiacente al petrolchimico di Ravenna, per sviluppare un parco fotovoltaico, un impianto di bio recupero dei terreni contaminati e una piattaforma polifunzionale per il pretrattamento di rifiuti industriali che sarà gestita da una JV paritetica tra Eni Rewind e Herambiente.

Lo sviluppo di un modello di integrazione a tutto tondo, basato sull’uso efficiente dell’energia e sui principi dell’economia circolare, consente di costruire partnership di lungo termine con le comunità locali, garantendo la protezione della biodiversità, l’accelerazione di processi di decarbonizzazione e puntando a valorizzare le vocazioni locali e il benessere sociale ed economico, in un’ottica di Just Transition”, ha dichiarato durante l’evento Maurizio Maugeri di Eni Energy Evolution Sustainable B2B.

La nostra considerazione in merito all’affluenza alla fiera di Rimini nelle quattro giornate di Ecomondo, che si è concluso lo scorso 10 novembre, conferma i dati riportati dall’ufficio stampa di Italian Exhibition Group: “Un balzo importante  con un +15% di presenze rispetto al 2022, un dato tanto più significativo poiché l’anno scorso si era svolta con la contemporaneità di KEY Energy Transition Expo che ha poi conquistato un calendario autonomo”.

Ecomondo si è divisa nelle sei macroaree tematiche Waste as Resource, Sites & Soil Restoration, Circular & Regenerative Bio-economy, Bio-Energy & Agroecology, Water Cycle & Blue Economy, Environmental Monitoring & Control. I numeri della manifestazione sono: 150.000 metri quadrati dedicati a oltre 1.500 brand espositori, in crescita del 10% sullo scorso anno, oltre 630 operatori esteri internazionali e una crescita della partecipazione digitale attraverso la piattaforma b2b GreentechInsights che ha registrato 600.000 visualizzazioni dei profili espositori. In sintesi, si è trattato dell’edizione più grande in 26 anni, in grado di dare un segnale chiaro sull’impossibilità di posticipare i temi della decarbonizzazione e dell’economia circolare. ”

All’evento inaugurale era presente anche il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin: “Ecomondo, da modello pionieristico a bandiera nazionale. Il cambiamento climatico è una grande sfida che il nostro Paese affronta con l´obiettivo di abbattere le emissioni del 55% entro il 2030. Impresa ardua per quello che sta succedendo a livello mondiale, ma da intraprendere per le nuove generazioni. Sono obiettivi che dobbiamo raggiungere attraverso un nuovo modello di consumo e di produzione, che investe tanti settori e che vede il governo e le categorie produttive impegnate per trovare il punto di equilibrio tra l´economicità dell´intervento e l´equilibrio con la società. La nostra sfida è la decarbonizzazione. A partire dall’automotive alle costruzioni, su cui intervenire con agevolazioni e crediti di imposta, ma anche con un percorso Paese per avere fabbricati più efficienti, fino al terzo filone, l´agricoltura moderna. La sfida del futuro, inoltre, sarà recuperare dai rifiuti i minerali critici”.

“L’Emilia-Romagna ha superato il 73% di raccolta differenziata, ma dobbiamo investire ancora di più contro il consumo di suolo. Con il ministro Pichetto Fratin c’è una grande collaborazione: sono stato nominato commissario per la realizzazione del rigassificatore e garantisco che entro due anni sarà pronto. Questa è la transizione, il futuro è l´energia rinnovabile: ecco perché a Ravenna verrà realizzato il più grande parco eolico in Italia», ha spiegato Stefano Bonaccini, Presidente Regione Emilia-Romagna.

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