Studio del PoliMI: in Italia ci sono 198 Comunità Energetiche Rinnovabili

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MCE – Mostra Convegno Expocomfort, manifestazione fieristica di proprietà di RX, ha commissionato all’Energy & Strategy Group del PoliMI il progetto di ricerca Comunità Energetiche Rinnovabili in Italia. “Ciò che ha spinto alla realizzazione di questo studio è l’importante novità che rappresentano le CER, abilitando l’installazione di nuovi impianti a fonte rinnovabile e consentendo a chi non ha un’area idonea di fruire di energia a fonte rinnovabile con benefici anche di carattere economico”, ha spiegato MCE.
Lo studio sulle CER ha analizzato la situazione nazionale attraverso la mappatura delle iniziative, la tipologia di soggetti promotori, la forma di finanziamento e la potenza degli impianti tipici attuali e in formazione. I risultati premiano la Sicilia, al primo posto per il maggior numero di comunità energetiche, seguita da Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna. Le due regioni della classifica sono invece Umbria e Valle d’Aosta.
“In Italia a oggi sono presenti circa 104 configurazioni in autoconsumo collettivo: 74 gruppi di autoconsumatori e 30 comunità di energia. Considerando le iniziative ancora in fase progettuale, il numero raggiunge i 198 progetti”, si legge nella nota stampa di MCE.
Confrontando i dati con gli anni precedenti, soprattutto con le 33 iniziative mappate nel 2021, si nota un notevole incremento, anche se si rimane sotto le previsioni. “L’attesa di un quadro normativo-regolatorio definitivo ha posto un freno alla diffusione delle configurazioni di comunità energetiche rinnovabili e autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente, portando a una sostanziale stagnazione del numero di iniziative a oggi in essere sul territorio nazionale”, è la considerazione del prof. Vittorio Chiesa, Presidente del Comitato Scientifico di MCE.
Nel 44% dei casi il soggetto promotore delle comunità energetiche è il Comune presente sul territorio, mentre negli altri casi sono principalmente aziende capillari. Più del 70% delle CER analizzate utilizza impianti per una potenza complessiva inferiore ai 200 kW e per il 100% si tratta di energia fotovoltaica.
“Riguardo la taglia degli impianti, va sottolineato che le configurazioni già attive, che quindi seguono le regole del Decreto Milleproroghe che ne limita la potenza a 200 kW per impianto, presentano una taglia media di poco superiore ai 100 kW. Altro dato interessante è la tendenza delle iniziative in fase progettuale a creare comunità basate su impianti nell’ordine del megawatt, sfruttando a pieno le potenzialità prospettate dalla nuova normativa”, spiega MCE.
Ad oggi, le tipologie di finanziamento prevalentemente utilizzate sono fondi nazionali ed europei. Questo, nell’attesa del decreto alla base dei nuovi livelli di incentivi.

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