La fine del 2023 ha visto i mercati energetici europei navigare in un panorama fragile, caratterizzato da una serie di fattori fondamentali ribassisti. Tra questi, le condizioni climatiche miti e ventose, la ripresa della produzione nucleare francese, la debolezza delle condizioni macroeconomiche e la distruzione della domanda. Lo dice Andy Sommer, Team Leader Fundamental Analysis & Modelling, presso Axpo Solutions.
“Un esempio lampante dei rapidi sviluppi del mercato è la notevole trasformazione della Francia, che passerà da importatore netto di energia nel 2022 – una situazione vista l’ultima volta più di 40 anni fa – a esportatore netto nel 2023. Nel frattempo, la Germania è diventata un importatore netto di energia per la prima volta in 17 anni”, ha scritto Sommer nella sua nota mensile.
I prezzi dell’energia sono scesi in modo significativo, in alcuni casi di oltre il 55% rispetto ai livelli del 2022, rimanendo comunque a un livello relativamente alto rispetto ai livelli precedenti al 2021.
“Le prevalenti condizioni climatiche miti e ventose, insieme all’espansione della capacità rinnovabile, hanno portato a un numero record di prezzi negativi dell’energia elettrica in quasi tutto il continente. In particolare, alcuni mercati – tra cui Paesi Bassi, Austria, Germania e Finlandia – hanno visto i prezzi toccare il limite tecnico di meno 500 euro/MWh”, ha detto Sommer.
Un altro fattore ribassista è stata la distruzione della domanda, che è persistita per la maggior parte del 2023 in presenza di condizioni macroeconomiche deboli, nonostante i bassi livelli di prezzo. “Verso la fine dell’anno, tuttavia, il calo della domanda è diminuito in modo significativo”.
Anche i prezzi dei combustibili hanno seguito una traiettoria discendente per tutto il 2023, grazie ai prolungati periodi invernali caldi a livello globale, alla robusta produzione da fonti rinnovabili e alla domanda industriale contenuta.
“In prospettiva, il 2024 si preannuncia come un anno cruciale per il riequilibrio dei mercati energetici europei. L’Europa deve affrontare la sfida di sostituire un’ulteriore perdita di gas russo attraverso il transito dell’Ucraina, poiché l’accordo esistente scade alla fine del 2024. Allo stesso tempo, le imminenti elezioni del Parlamento europeo, che si terranno a giugno, determineranno il sentiment del mercato a breve termine e i fondamentali a lungo termine”.
Axpo Solutions prevede un calo dei prezzi dei combustibili e delle emissioni di carbonio, una forte espansione della capacità rinnovabile, la chiusura della capacità termica e una lieve ripresa della domanda di energia.
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