Idrogeno green: nascerà in Italia una startup innovativa?

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CEO e fondatore di MIAENERGIA, di cui è il Direttore Generale, Primiano Calvo è oggi protagonista di un movimento collettivo che riunisce aziende e università e che ha lo scopo di dar voce a chi opera nel settore delle energie rinnovabili. Per questo ha ideato SVILUPP.A.R.E., Associazione Nazionale di Categoria degli Sviluppatori di Energie Rinnovabili.

L’obiettivo è incentivare e sostenere lo sviluppo di nuove risorse rinnovabili pulite, come l’idrogeno, aprendo un dialogo con le istituzioni, per portare nelle aule il punto di vista di operatori professionali. In tema di idrogeno, Primiano Calvo, intervistato da pv magazine Italia, sta lavorando per concretizzare un importante progetto, partendo dalla costituzione di una startup innovativa.

Primiano Calvo, Direttore MIAENERGIA, Lucera (FG)

Dott. Calvo, a che punto siete con la realizzazione della startup?
MIAENERGIA ha avviato la fase di consultazione con docenti e ricercatori universitari, con esperti del settore energetico e stakeholders, al fine di redigere uno studio di prefattibilità per la costituzione di una “startup innovativa” che si occupi di idrogeno green. I Programmi di finanziamento dell’Unione Europea hanno l’obiettivo di trasformare le idee di ricerca innovative in prodotti e servizi commerciabili, contribuendo così ad aumentare la competitività, l’occupazione e il benessere in Europa.

Quali obiettivi a breve termine?
La priorità della Commissione Europea è sviluppare idrogeno pulito e rinnovabile, prodotto utilizzando principalmente l’energia rinnovabile, con l’obiettivo della neutralità climatica dell’U.E. L’obiettivo è quello di arrivare a produrre 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile sul territorio dell’Unione Europea, entro il 2030. In tale contesto si inserisce l’iniziativa di MIAENERGIA e dei suoi partner, al fine di costituire una startup innovativa, per cui si sta costituendo il gruppo che guiderà l’azienda, definendo il programma finanziario e lo studio di fattibilità.

Come riassume i vantaggi chiave della soluzione a idrogeno?
Lo sviluppo di tecnologie rinnovabili, come l’idrogeno verde, può dare all’Italia un grande contributo nel conseguimento dell’indipendenza energetica, in considerazione dell’abbondanza di sole e vento. La maggiore quantità attualmente prodotta deriva da fonti fossili. Se prodotto a partire da una fonte di energia pulita, l’idrogeno è un vettore energetico a zero emissioni ed è in grado di sostituire petrolio e gas naturale, contribuendo così a ridurre notevolmente le emissioni di CO2, e dunque l’inquinamento atmosferico.

Si tratta di un progetto replicabile ovunque?
L’idrogeno è la sostanza maggiormente presente sul pianeta, ma si trova legato ad altri elementi come ossigeno o carbonio. Uno dei metodi principali con si produce l’idrogeno, attualmente utilizzato nei comparti alimentare, petrolchimico, tessile, metallurgico e aerospaziale, è tramite l’elettrolisi, un processo nel quale il passaggio di corrente elettrica attraverso l’acqua causa la sua scissione in ossigeno e idrogeno gassosi.

LINEA FERROVIARIA A IDROGENO IN PUGLIA

Il territorio in cui opera MIAENERGIA è la Puglia. Di recente, proprio la Regione Puglia ha organizzato il convegno “H2 Puglia 2030 – La strategia regionale per l’idrogeno, un’occasione che ha riunito stakeholder regionali e alcuni tra i più importanti player industriali a livello nazionale, di delineare le proprie strategie future legate all’idrogeno. All’incontro ha partecipato anche il Gruppo Ferrovie dello Stato, che si è posto l’obiettivo di decarbonizzare il trasporto su rotaia entro il 2040 e che ha investito somme ingenti per l’elettrificazione delle reti già esistenti e per la realizzazione di 100 Km di linea a idrogeno nei dintorni del Bacino di Gallipoli. Ad oggi, il progetto – che implica di utilizzare idrogeno da fonti rinnovabili – è stato finanziato in parte con 40 milioni di euro del PNRR.

 

 

 

 

 

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