“Il nuovo Regolamento sulle pile UE 2023/1542, che si applica a tutte le categorie di batteria, rappresenta la prima normativa a livello europeo che prende in considerazione l’intero ciclo di vita delle batterie, e comprende anche gli aspetti di approvvigionamento, produzione, modalità di utilizzo e in particolar modo una regolamentazione stringente sulle pratiche di riciclo”, ha spiegato Francesca Callegari – GTM Manager GP, produttore globale di batterie.
Sono prese in causa tutte le batterie portatili e per usi generici, le pile a bottone, le batterie per autoveicoli destinate all’avviamento e l’illuminazione, per mezzi di trasporto leggeri, per trazione EV, le batterie industriali a prescindere da forma, peso, volume, chimica e utilizzo e batterie specifiche nate per essere incorporate ad altri dispositivi.
La finalità del nuovo Regolamento, che entrerà in vigore il 18 febbraio 2024 attraverso un’attuazione su più fasi, strizza l’occhio alla sostenibilità, sia durante tutto il ciclo di vita di ogni singolo prodotto, sia per allineare con gli obiettivi di circolarità del Green Deal Europeo tutto ciò che è identificabile con la parola “batteria”. La norma UE 2023/1542 andrà ad abrogare la vecchia direttiva, ossia la 2006/66/CE, il 18 agosto 2025; è pertanto previsto un periodo di transizione di 18 mesi nei quali gradualmente vi sarà un graduale cambio generazionale fra “vecchi” e nuovi prodotti.
“Tra le disposizioni del Regolamento è prevista anche una dichiarazione dell’impronta di carbonio generata durante la fabbricazione delle batterie e vengono stabiliti parametri stringenti per quanto riguarda la quantità di rifiuti raccolti e il quantitativo di materie recuperate dai processi. Ad esempio, a partire dal 2024, la quantità di materie come litio, rame, piombo, cobalto e nickel, dovrà essere estratta dai prodotti esausti in misura graduale, ma crescente”, ha dettagliato Francesca Callegari.
La manager di GP ha spiegato che la quantità di batterie portatili esauste raccolte deve raggiungere il 45% del venduto già da adesso, fino a raggiungere oltre il 70% entro la fine del 2030.
Inoltre, le batteria dovranno avere una sorta di “carta d’identità” contenente le informazioni che consentano il tracciamento di ogni singolo prodotto lungo l’intero ciclo di vita. “Il nuovo Regolamento richiede che venga riportata una serie di informazioni volta a identificare meglio la tipologia di batteria destinata agli EV, ai mezzi di trasporto e ai pacchi destinati all’uso industriale. Il Regolamento prevede la registrazione digitale per tutte le batterie che hanno capacità superiore ai 2 kWh e che verranno immesse sul mercato a partire dal 18 febbraio 2027. È estesa invece a ogni tipologia di batteria l’apposizione di un’etichetta ove sono riportati dati riguardo al fabbricante, il luogo di produzione e la data nonché tutte le sostanze contenute e classificate come pericolose”, ha affermato Callegari.
“La filosofia GP abbraccia già da tempo i principi contenuti nel Nuovo Regolamento: i prodotti che si trovano a scaffale sono già in linea con le prossime scadenze del nuovo regolamento”, ha dichiarato Callegari. Ne è cartina di tornasole l’ottenimento della certificazione Nordic Swan EcoLabel su diversi prodotti in vendita. si tratta di una certificazione con rigide restrizioni e stringenti controlli sull’intero ciclo di vita dei prodotti a partire dal sito estrattivo dei minerali utilizzati per realizzare le batterie.
“Le volontà di GP è quella di proseguire nella sensibilizzazione di consumatori e clienti finali verso una scelta ragionata e consapevole delle batterie e una corretta pratica per favorire il recupero efficace delle batterie esauste”, ha concluso la manager dell’azienda.
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