L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), con la deliberazione 618/2013/R/efr, ha modificato la deliberazione n. 280/07, definendo la nuova struttura e i nuovi valori dei prezzi minimi garantiti che si applicano a decorrere dal 1 gennaio 2014.
“L’articolo 7, comma 7.6, dell’Allegato A alla deliberazione n. 280/07 nella sua nuova formulazione ha definito i criteri per l’aggiornamento dei prezzi minimi garantiti relativi agli anni successivi al 2014 (fino a nuova ridefinizione sulla base di rivisti costi di gestione degli impianti di produzione) a partire dai valori vigenti per l’anno precedente e tenendo conto del tasso di variazione annuale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati rilevato dall’Istat, con arrotondamento alla prima cifra decimale secondo il criterio commerciale”, ha scritto ARERA.
Sulla base dei dati pubblicati dall’Istat, la variazione percentuale media annua dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati dell’anno 2023 rispetto all’anno 2022 è risultata pari a +5,4%.
“Ai sensi dell’articolo 7, comma 7.4, dell’Allegato A alla deliberazione n. 280/07, qualora, al termine di ciascun anno solare, il prodotto tra i prezzi minimi garantiti e la quantità di energia elettrica a essi riferita sia inferiore al prodotto tra i prezzi di cui all’articolo 6 della medesima deliberazione (sono i prezzi zonali orari che si formano, ora per ora, nel Mercato del Giorno Prima – MGP) e la stessa quantità di energia elettrica, il Gestore dei Servizi Energetici S.p.A. – GSE riconosce, a conguaglio, i prezzi di cui al predetto articolo 6”, ha aggiunto ARERA.
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