Francesco Faccioli, AD di SET Distribuzione, ha spiegato a pv magazine Italia che si può parlare di un vero e proprio boom del fotovoltaico in Trentino.
“La potenza fotovoltaica complessivamente allacciata alla rete a media tensione e bassa tensione di SET Distribuzione al 31 dicembre 2023 è pari a circa 251 MW”, ha detto Faccioli, fornendo i dati delle nuove connessioni e della nuova potenza installata nel 2021, 2022 e 2023. Si tratta di una crescita del 360% in due anni.
Il Superbonus ha inciso nella crescita degli impianti fotovoltaici allacciati alla rete SET, spiega Faccioli.
“In particolare risultano collegati al Superbonus 517 attivazioni di impianti nel 2021, 2.376 attivazioni nel 2022 e 2.435 attivazioni nel 2023. I nuovi impianti fotovoltaici con potenza maggiore a 1 MW sono stati solo 2 nel 2023 mentre si sono registrati 9 ampliamenti di impianti esistenti che hanno portato gli impianti sopra la soglia del MW”, ha detto Faccioli.
Al momento è presto per stimare l’impatto di CER, autoconsumo e agrivoltaico in Trentino, dice la multiservizi trentina che opera in tutta Italia. Questo però non vuol dire che non ci sia interesse. Dipende dai settori e dagli sviluppi normativi.
“Non abbiamo evidenza di un particolare interesse per l’agrivoltaico collegato alla coltivazione di mele in Trentino, mentre invece c’è molto interesse verso l’ installazione di fotovoltaico sulle strutture agricole”, ha aggiunto Faccioli.
Il gruppo riferisce che, in Trentino, quasi l’8% degli utenti è dotato di un impianti fotovoltaico e questo boom richiede degli accorgimenti importanti.
“Questa grande crescita sta rendendo sempre più complessa la gestione della rete a tutti i livelli di tensione. SET sta rispondendo con investimenti di rinforzo della rete, partendo dalle cabine primarie e fino alla rete a bassa tensione; in parallelo SET sta incrementando la capacità di gestire in tempo reale gli assetti di rete sfruttando al meglio tutti gli elementi di flessibilità disponibili”.
Trainato dal Superbonus, è in crescita anche lo storage connesso principalmente alla rete a bassa tensione. “Grazie ai bandi finanziati con i fondi del PNRR ci aspettiamo nel 2024 una forte crescita di nuove installazioni di colonnine pubbliche di ricarica dei veicoli elettrici”.
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