L’Associazione AMA Energia Zero APS nasce nel 2010 per promuovere e implementare soluzioni sostenibili per l’ambiente e la comunità locale. Nel 2012, ha lanciato il Gruppo di Acquisto Unico (GAU), un progetto innovativo dedicato all’installazione di impianti fotovoltaici e solari termici che fa il suo debutto nel Comune di San Giorgio di Mantova, segnando un successo significativo con la redazione di quaranta studi di fattibilità e la realizzazione di sedici impianti.
pv magazine Italia ha intervistato Paolo Bordini, segretario dell’associazione AMA Energia Zero APS di Mantova.
A chi vi rivolgete?
L’associazione si rivolge a singoli, famiglie e piccole imprese
Cosa fate, nel concreto?
L’associazione affronta tutte le problematiche ambientali connesse ad una gestione responsabile delle risorse naturali e dei comportamenti umani quali ad esempio, l’energia, la gestione dell’acqua, la produzione e lo smaltimento dei rifiuti. L’attività dell’associazione mira a unire le persone come consumatori intelligenti e svolgere una promozione culturale di queste tematiche diventa ancor più importante perché oggi è questo che fa la differenza: muoversi informati, consapevoli ed organizzati per acquisire prodotti e tecnologie con il miglior rapporto qualità/prezzo.
In tema specifico di Gruppo di Acquisto?
L’associazione ha rafforzato l’attività del GAU nel settembre del 2022, un progetto attualmente Patrocinato dalla Provincia di Mantova, allo scopo di guidare le famiglie nella realizzazione di impianti fotovoltaici e la costituzione di Comunità Energetiche Rinnovabili. Nel gennaio del 2024 abbiamo lanciato lo sportello energia, un servizio online per supportare i cittadini nella scelta di fornitori di energia sostenibile, nonché nella ricerca di bonus per la ristrutturazione degli immobili.
Come si articola il progetto del GAU?
Riportando l’esperienza dei gruppi di acquisto aperti nel 2012 e nel 2022, il progetto di GAU si delinea in tre fasi fondamentali, mirate a coinvolgere le famiglie interessate nel processo di miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici, che sono caratterizzate dall’installazione di un impianto fotovoltaico, solare termico e sistemi ibridi come pompe di calore.
Quali sono tali fasi?
La prima fase prevede tre incontri pubblici durante i quali viene presentata l’associazione, il progetto di riqualificazione energetica, e viene esposto uno studio di fattibilità realizzato su un caso reale dove si illustrano le più aggiornate tecnologie per la produzione di energia da fonti rinnovabili ed accumuli a sale, tra le tecnologie selezionate ci sono anche sistemi ibridi a pompa di calore. Nel secondo incontro, vengono raccolte le adesioni,
insieme a documenti utili come planimetrie, certificazioni energetiche e fatture elettriche e del gas. Successivamente, si programma un sopralluogo presso ciascuna abitazione. Nel terzo incontro, vengono spiegate modalità di lettura delle fatture elettriche e del gas, incoraggiando la partecipazione allo “sportello energia”, un servizio gratuito dell’associazione. Le sedi degli incontri sono scelte in base alle aree sottese alla cabina primaria, previamente individuate nelle Comunità Energetiche Territoriali. Chi volesse iscriversi e non ha partecipato agli eventi informativi può contattare
l’associazione alla mail amaenergiazeroonlus@nullgmail.com e chiedere informazioni.
E le altre due fasi?
Per ogni aderente al GAU viene redatto uno studio di fattibilità per il proprio immobile. Questo studio analizza la fattibilità del progetto in base alle
specifiche dell’immobile e alle esigenze del singolo aderente. Questo studio comprende una sezione dettagliata con dati raccolti durante i sopralluoghi, rilievi metrici e fotografici, nonché una valutazione economica dell’investimento per la riqualificazione energetica. La terza fase è invece relativa a tre gare d’appalto per la selezione del progettista, per l’azienda fornitrice e per l’esecuzione del progetto. Abbiamo volutamente evitato l’appalto “chiavi in mano” affinché fosse il GAU da un lato a controllare tutte le fasi senza affidarsi ad un unico interlocutore, dall’altro per risparmiare nelle singole fasi che costituiscono la gara.
Quindi la fornitura avviene direttamente dal produttore?
Esatto. Per la fornitura abbiamo raggiunto i produttori che, per la prima volta, hanno fornito i componenti degli impianti direttamente alle famiglie, disintermediando la filiera, con un conseguente risparmio del GAU. Questo risultato è frutto di due elementi: l’elevato valore economico dell’ordinativo dei componenti degli impianti sommati e l’interfaccia tecnica svolta dal coordinatore, ruolo che svolge l’associazione, che in questo caso aveva il compito di interloquire con le imprese sulle questioni tecniche e portare a buon fine le forniture di componenti e dei servizi.
Come garantire la trasparenza?
Le imprese che hanno partecipato ai bandi hanno l’obbligo di iscriversi all’associazione, presentare un proprio curriculum aziendale, la visura camerale e le certificazioni di qualità ottenute. Queste informazioni sono state verificate in sede di apertura delle offerte, avvenute durante l’Assemblea dei soci, che erano state precedentemente inviate in busta chiusa sigillata al fine di garantire la trasparenza e la segretezza, al fine di salvaguardare il principio di equità nella valutazione delle offerte. Le offerte non corrispondenti al progetto esecutivo vengono scartate.
L’organizzazione del gruppo di acquisto solidale mira a coinvolgere attivamente gli aderenti in tutte le fasi del processo, garantendo trasparenza e partecipazione nella realizzazione del progetto. La divisione in fasi aiuta a gestire il processo in modo strutturato e organizzato. All’inizio di ogni fase la famiglia conosce esattamente l’importo della spesa e non viene riconosciuto nessun incremento di costo alle imprese rispetto a quanto pattuito nel contratto.
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