La Regione Lazio e Terna hanno approvato lo schema di “Protocollo d’intesa per la sicurezza del sistema elettrico e lo sviluppo del territorio” che intende superare le criticità legate al “sovraffollamento” di impianti a fonti di energia rinnovabile (FER) e in particolare di impianti fotovoltaici nel territorio della “Tuscia romana”. La relativa delibera, la numero 192 del 28 marzo, e l’allegato sono stati pubblicati nel bollettino della regione numero 28 del 4 aprile.
L’area della Tuscia è particolarmente soggetta a richieste per impianti solari per la capacità di rete rimasta inutilizzata dopo la chiusura della centrale nucleare di Montalto di Castro e a causa della grande domanda energetica proveniente dalla vicina Roma. Infatti “negli ultimi anni – si legge nella delibera – si è assistito a un numero sempre crescente di richieste per allacci di nuovi impianti fotovoltaici, specificatamente nel territorio agrario delle province di Viterbo e Latina”.
Una mole di richieste che ha portato a un problema di dislocazione degli impianti nel Lazio e in particolare “delle infrastrutture ad estesa occupazione territoriale” che risulta “fortemente disomogenea”: Viterbo 78.08%, Latina 13,70%, Roma 6,58%, Frosinone 1,64%, Rieti 0% (dati della Regione aggiornati a maggio 2023).
Al proposito, il protocollo di intesa tra la Regione e Terna mira principalmente a: migliorare sicurezza e flessibilità dei sistemi e delle infrastrutture di rete; accelerare gli investimenti sulla rete per consentire la transizione verso un’energia sostenibile; integrare le fonti rinnovabili nel rispetto dei principi di tutela del patrimonio ambientale, paesaggistico agricolo e culturale regionale.
L’articolo 5 dell’accordo è intitolato “Analisi delle aree non vincolate” e stabilisce l’impegno tra Regione e Terna a collaborare per identificare: aree non soggette a vincoli normativi, ma con destinazioni d’uso non coerenti con l’installazione di infrastrutture elettriche (aree verdi urbane, zone residenziali, strutture turistiche, aree sportive, ospedali e altro); aree con coltivazioni di pregio; aree con pendenze ed esposizioni non convenienti per l’installazione di impianti fotovoltaici.
L’articolo 8, invece, dichiara l’intenzione di instaurare una “Cabina di Regia”, costituita dal Direttore della struttura regionale competente in materia di ambiente e transizione energetica della Regione Lazio e dal Direttore della Struttura Pianificazione del Sistema Elettrico e Autorizzazioni (PSE) di Terna, con il ruolo di attivare e coordinare specifici tavoli tecnici variabili nel tempo in base alle necessità. Nel documento vengono citati i seguenti tavoli permanenti: per le attività di Concertazione; per le attività di Pianificazione Energetica Regionale; per le attività di Scambio dati; per la gestione delle esigenze territoriali; per le attività di Semplificazione normativa.
Il Protocollo d’intesa ha la durata di 5 anni con decorrenza dalla data di sottoscrizione.
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