Ieri sera, 15 aprile 2024, la Carta Solare Europea, ESC (European Solar Charter) è stata firmata a Bruxelles dai 23 Stati membri dell’UE, dalla Commissione europea, dall’European Solar Manufacturing Council (ESMC) e da SolarPower Europe (SPE). La sua proposta è arrivata dalla Commissione europea in risposta alle sfide per l’industria manifatturiera solare europea, mirando al suo rafforzamento attraverso gli impegni degli Stati membri.
“L’ESC è un buon passo iniziale verso la giusta direzione, ma dovrebbe essere ulteriormente reso operativo da azioni concrete di follow-up per affrontare i bisogni urgenti e le criticità del settore manifatturiero fotovoltaico europeo”, ha dichiarato Johan Lindahl, Segretario generale dell’ESMC, che in una nota ha sottolineando il suo apprezzamento verso la Commissione Europea per la leadership nel realizzare l’ESC come punto di partenza nell’affrontare le questioni urgenti dell’industria produttiva europea del fotovoltaico.
L’ESMC ha precisato che la Carta Solare Europea segna un momento cruciale, “attirando la necessaria attenzione politica sulla nostra industria solare nazionale. Sebbene la Carta non sia sufficiente da sola a ricostruire una solida catena del valore del fotovoltaico europeo, ci auguriamo che serva da punto di raccolta per accelerare l’adozione di misure concrete e che serva da segnale che l’Unione Europea non è ancora pronta ad abbandonare la competizione con Cina, Stati Uniti e India”, ha aggiunto Lindahl.
L’ESMS ha dichiarato che i risultati concreti dell’ESC dipenderanno da tre passi essenziali successivi: l’impegno degli Stati membri a raggiungere obiettivi quantitativi di acquisto di moduli fotovoltaici resilienti dell’UE, chiari impegni dei grossisti, dei distributori e degli installatori a includere i prodotti fotovoltaici dell’UE nei loro portafogli e il finanziamento per garantire le decisioni finali di investimento del progetto di produzione fotovoltaica dell’UE.
Questo ultimo punto è inerente all’accesso ai finanziamenti dell’UE che dovrebbe essere facilitato per i progetti di produzione fotovoltaica europei, al fine di ottenere almeno 10 GW di decisioni finali di investimento aggiuntive entro il 2025, mirando a colmare il divario di finanziamento e ad accelerare l’espansione delle capacità produttive del fotovoltaico in Europa.
“La firma dell’ESC è solo l’inizio della definizione degli impegni, di conseguenza l’ESMC invita i firmatari dell’ESC a fornire obiettivi misurabili mediante azioni di follow-up in tre aree chiave senza indugio per la conclusione dei rispettivi impegni quantitativi”.
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