Gli scienziati del Massachusetts Institute of Technology (MIT) hanno sviluppato un sistema a energia solare concentrata (CSP) simile a un treno per la produzione di idrogeno, con l’intenzione di costruire un prototipo nel prossimo anno. Secondo gli scienziati, questo sistema innovativo può catturare fino al 40% del calore solare per produrre idrogeno ecologico.
Un gruppo di ricerca cinese ha valutato l’accuratezza del modello numerico di previsione meteorologica WRF-Solar nella simulazione della radiazione globale e diffusa. Il lavoro del gruppo ha evidenziato la sensibilità del modello alla profondità ottica degli aerosol, allo spessore ottico delle nuvole e all’angolo zenitale solare.
Un gruppo di ricerca franco-spagnolo ha sviluppato moduli fotovoltaici organici incorporati in parti di plastica attraverso lo stampaggio a iniezione ad alta produttività. I ricercatori hanno iniettato il poliuretano termoplastico nei moduli e hanno scoperto che questo migliora la loro stabilità meccanica, pur mantenendo un’elevata flessibilità.
Un gruppo di ricerca brasiliano ha sviluppato un nuovo metodo che sfrutta le proprietà uniche dell’acqua supercritica per riciclare i pannelli solari a fine vita. Gli scienziati sostengono che il nuovo approccio è in grado di ottenere una degradazione organica del 99,6%, senza utilizzare sostanze chimiche tossiche o pericolose.
Alcuni scienziati indiani hanno combinato una pompa di calore a energia solare con un ciclo di umidificazione-deumidificazione e refrigerazione a compressione di vapore (HDH-VCR) per generare calore e raffreddamento. Secondo quanto riferito, il sistema è in grado di generare fino a 5,5 litri all’ora (LPH) di acqua dolce, ottenendo un coefficiente di rendimento “migliorato”.
Una nuova ricerca condotta in Belgio dimostra che gli impianti fotovoltaici con inseguitori ottengono risultati significativamente migliori rispetto ai progetti con strutture fisse. Gli scienziati hanno scoperto che i progetti con inseguitori hanno raggiunto un LCOE di 0,077 euro (0,082 dollari)/kWh, mentre gli impianti con strutture fisse hanno avuto un LCOE di 0,10 euro/kWh.
Il nuovo algoritmo si basa sul comportamento dei tunicati degli animali marini e, secondo quanto riferito, fornisce risultati notevoli in termini di errori di potenza. È stato testato su quattro configurazioni di impianti fotovoltaici con cinque diversi schemi di ombreggiamento.
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