Maggioranza e opposizione hanno evidenziato la preoccupazione dei cittadini per l’impatto sul territorio dell’impianto che il gruppo abruzzese Carlo Maresca vuole realizzare in provincia di Ancona.
La giunta regionale dell’Umbria ha stanziato 110.000 euro per promuovere la costituzione di comunità energetiche presso gli enti pubblici. “Si tratta di risorse soltanto iniziali che sono ancora esigue, ma che sicuramente andremo a rifinanziare”, ha dichiarato l’assessore all’Ambiente, Thomas De Luca.
Dal 1° al 31 gennaio il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha rilasciato 15 pareri, tra positivi e negativi, per progetti di impianti fotovoltaici, agrivoltaici e di fotovoltaico galleggiante.
La Regione Siciliana evidenzia irregolarità nel decreto in materia di legislazione concorrente e di competenza esclusiva attribuita dal suo Statuto regionale.
Se approvate, le nuove norme del Friuli Venezia-Giulia imporrebbero che massimo il 3% della superficie agricola comunale possa essere usato per la realizzazione di impianti fotovoltaici a terra. Potrebbe essere introdotto, inoltre, l’obbligo di preservare una superficie contigua pari almeno a nove volte quella occupata dall’impianto per quelli di potenza superiore a 12 MW.
Gli impianti, la cui costruzione è iniziata nel settembre del 2024, sono situati nelle città di Caltagirone, Pachino e Gela, in Sicilia; due a Castel Goffredo in Lombardia e a Cancello e Arnone, in Campania
In asta 10 GW di fotovoltaico sopra 1 MW. Le procedure competitive saranno bandite entro il 31 dicembre, priorità per impianti che adottano rimozione integrale delle coperture in eternit. “Darà i suoi risultati principali nel 2026, a parte gli impianti sotto 1 MW che vanno in registro e sono quindi soggetti a iter più snelli”, ha commentato a pv magazine Italia il presidente di Italia Solare Paolo Rocco Viscontini.
Il documento ricostruisce le curve orarie di misura dell’energia elettrica immessa o prelevata.
I progetti partecipanti al bando potranno includere l’installazione di impianti da fonte energetica rinnovabile per la produzione di energia elettrica destinata all’autoconsumo.
La Regione Sardegna è alla guida del programma Interreg Next MED.
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