Nei prossimi anni Elgea vuole realizzare impianti a terra o su pensiline sui parcheggi dei mezzi leggeri e pesanti nelle aree di servizio e di parcheggio, fino al raggiungimento di circa 250 MW sufficienti a produrre energia da fotovoltaico a copertura dei consumi del gruppo ASPI.
Terna prevede di investire complessivamente 10,8 miliardi di euro in cinque anni per lo sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale. Questo anche in virtù dei risultati del 2024, che fanno segnare una crescita a doppia cifra di ricavi, EBITDA, utile netto e investimenti.
Nella settimana del 17 marzo, le medie settimanali sono state inferiori a 85 €/MWh nella maggior parte dei mercati elettrici europei analizzati. Fanno eccezione i mercati britannico e italiano, le cui medie sono state rispettivamente di 107,21 €/MWh e 123,25 €/MWh. Questo nonostante il record di produzione fotovoltaica per un giorno di marzo in Italia. Lo spiega AleaSoft Energy Forecasting.
L’IPP francese rientra nel 16esimo bando FER 1 con un progetto da 26 MW a Castellamare, Sicilia, mentre GreenGo con un nuovo impianto da 3,48 MW in provincia di Pavia.
Il distributore dei prodotti Green Garage Bike rileva un forte interesse delle amministrazioni locali per la soluzione off-grid, riferendo di diversi preventivi già mandati e delle prime quattro unità in consegna in Umbria. pv magazine Italia ne ha parlato con il general manager.
Laura Onnis, amministratrice delegata di Elgea, spiega a pv magazine Italia la strategia per il solare dell’azienda che, gestendo circa 3.000 chilometri lungo tutta la penisola italiana, ha individuato 300 siti adatti per sviluppare progetti da realizzare nei prossimi anni. I primi impianti saranno realizzati in provincia di Vercelli, Milano e in Molise.
“Dal 50 al 70% di chi fa utility scale in Italia parla di agrivoltaico. Molti stanno lavorando alle richieste di connessione, alcuni stanno già installando i loro progetti”, ha detto a pv magazine Italia Davide Cazzulo, technical sales manager di PVCase.
Nel 2023 Parapet ha realizzato il primo progetto ibrido di energia rinnovabile della Romania, che combina 2.652 pannelli fotovoltaici installati vicino a tre turbine eoliche nei pressi del delta del Danubio. Con una capacità installata totale di 7,5 MW, l’impianto ibrido genera circa 24 GWh di elettricità all’anno. La società rumena spiega a pv magazine Italia che il mercato del Bel Paese è in ritardo, perché gli investitori non capiscono il business model e perché l’eolico in Italia non è vantaggioso come in altre geografie.
Jinko Power ha un hurdle rate in Italia di circa l’8%. A causa della diminuzione dei tassi d’interesse, Jinko Power potrebbe presto interessarsi anche a progetti più costosi, in un momento in cui la rinnovata attenzione per gli impianti fotovoltaici nel Bel Paese sta facendo aumentare i prezzi delle “autorizzazioni buone”. Per i progetti agrivoltaici avanzati la società cinese non vuole richiedere incentivi. Sta considerando poi impianti BESS e fotovoltaici in co-locazione in geografie come la Sicilia.
Nonostante la convergenza dei prezzi dell’elettricità a livello europeo, il mercato italiano si conferma il più caro con una media settimanale di 117,38 €/MWh, seguito dal mercato britannico (117,38 €/MWh) e da quello francese (113,82 €/MWh). I meno cari rimangono il mercato nordico, Portogallo e Spagna.
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