GlobalData spiega che l’Italia deve concentrarsi sul potenziamento della propria capacità energetica rinnovabile per diminuire l’esposizione da fonti energetiche estere.
La società mineraria norvegese Rare Earths Norway (REN) ha annunciato una stima delle risorse minerarie che suggerisce che il complesso carbonatico di Fen potrebbe ospitare il più grande giacimento di terre rare dell’Europa continentale.
Secondo il Masaf, entro il 2026, la potenza complessiva degli impianti che verranno realizzati sarà pari a 1,38 GW, “esattamente il triplo rispetto a quanto previsto dall’originaria formulazione del PNRR del 2021”.
L’atto definitivo, e quindi la cessione del ramo d’azienda, potrà perfezionarsi entro 15 giorni dalla comunicazione di fine opere di rete effettuata da Lemon e, in ogni caso, entro e non oltre il 31 dicembre 2024.
Il Consiglio di Stato si è espresso definendo “neppure ipotizzabile” la validità dell'”effetto prenotativo” tramite cui la Nicetechnology S.r.l. intendeva paralizzare la fase di avviso pubblico esplorativo per la realizzazione del progetto di impianto fotovoltaico off-shore da 48 MW nella rada esterna del porto di Taranto.
“Diverse società di servizi energetici e integratori di sistemi di batterie italiani sono più lungimiranti e stanno valutando in modo proattivo nuove promettenti tecnologie di accumulo dell’energia a batteria, come quelle basate sugli ioni di zinco”, ha detto Eloisa de Castro a pv magazine Italia. Enerpoly spiega poi che, nel 2024, l’Italia dovrebbe registrare il secondo tasso di crescita del mercato dele batterie in Europa.
La società con sede a Parigi rileverà il Gruppo LTC che controlla anche La Triveneta SpA. La società italiana, come quella francese, è attiva nel settore dei cavi, anche nel campo delle rinnovabili.
La società israeliana vuole accelerare la costruzione di progetti solari negli Stati Uniti e in Italia, grazie al closing di un project finance e alla vendita di un impianto in Israele.
ErreDue ha venduto impianto PtG da 900.000 euro a operatore nella distribuzione di gas in Italia, spiegando a pv magazine che il cliente ha già preso la Decisione Finale di Investimento.
La società del gruppo giapponese Orix e lo sviluppatore polacco hanno creato la joint venture per sviluppare 2 GW in tutte le regioni d’Italia, soprattutto nel Sud, entro il 2030.
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