La ricerca di lavoro nell’ambito del fotovoltaico è in fermento. Qui una selezione di offerte da imprese del settore (24 gennaio 2025).
La giornalista Lara Morandotti riassume le notizie sul settore fotovoltaico della settimana. Puntata 35 di venerdì 24 gennaio 2025.
Caro energia, il governo punta su FerX, PPA e sulla nuova misura per la risoluzione delle criticità legate alla congestione virtuale della rete, “che verrà presentata la prossima settimana”.
Il mix di generazione elettrica italiano non è mai stato così verde. Nel 2024, grazie alla forte crescita del solare fotovoltaico e dell’idroelettrico, quasi la metà dell’elettricità prodotta in Italia è stata da fonti rinnovabili (49%). Lo dice Ember nel suo ultimo rapporto.
La Francia ha installato 4,6 GW di energia solare nel 2024, portando la sua capacità fotovoltaica totale a 22,12 GW. L’operatore di rete Enedis afferma che l’autoconsumo ha rappresentato il 35% delle nuove installazioni.
Secondo Montel Analytics, nel 2024 il numero di periodi in cui i prezzi dell’energia elettrica sul mercato del giorno prima sono scesi a zero o al di sotto di zero ha raggiunto la cifra record di 4.838 in Europa, a causa dell’aumento delle energie rinnovabili, della debolezza della domanda e della limitata flessibilità della rete.
Il mercato fotovoltaico italiano risulta particolarmente interessante agli occhi degli investitori internazionali, nonostante una serie di complessità ancora non risolte dal Testo Unico sulle Rinnovabili tra cui, su tutte, la definizione dell’agrivoltaico, l’entrata in vigore e i regimi transitori.
Il contratto è allineato con i requisiti per accedere all’Energy Release, ha commentato Francesco Semino CSO di Acciaierie Venete.
La capacità solare cumulativa installata in Cina ha raggiunto 886,66 GW alla fine del 2024, con 277,17 GW di nuove installazioni nell’anno appena concluso, con un aumento del 45,48% rispetto all’anno precedente. L’aumento ha superato le previsioni, stabilendo un nuovo record storico per le installazioni fotovoltaiche.
Così, dice l’associazione degli industriali, il GSE non drenerebbe liquidità dal mercato delle rinnovabili di lungo termine ma fungerebbe da controparte centrale. Nel caso poi i CFD comprati siano più costosi di quelli venduti, Confindustria chiede di usare i proventi delle aste ETS.
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