Nella sua analisi bottom-up, il BNEF esamina i 1.600 progetti per la produzione di idrogeno verde e blu previsti entro il 2030, suggerendo che ci sono poche certezze, a parte il fatto che i governi non raggiungeranno i loro obiettivi al 2030. pv magazine ha parlato con l’autore del rapporto.
Ideato da un gruppo di ricerca olandese, il sistema proposto è destinato a immagazzinare l’elettricità rinnovabile in eccesso attraverso la generazione di idrogeno e l’accumulo di batterie, con queste ultime utilizzate solo quando la generazione di idrogeno non è immediatamente disponibile. Nonostante gli elevati costi iniziali, il sistema è in grado di offrire un funzionamento stabile.
PosHYdon dichiara di voler convalidare l’integrazione di tre sistemi energetici nel Mare del Nord olandese: eolico offshore, gas offshore e idrogeno offshore. Il progetto prevede l’installazione di un impianto di idrogeno sulla piattaforma Q13a-A di Neptune Energy (Eni).
Sarà situato su un terreno appartenente al Gruppo aereo 4 di La Joya dell’Aeronautica militare peruviana. Lo ha annunciato il governatore della regione di Arequipa, Rohel Sánchez Sánchez. Potrebbe essere alimentato da un impianto fotovoltaico da 1,8 GW.
Il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti ha dichiarato di puntare a costi di produzione “puliti” dell’idrogeno pari a 2 dollari/kg entro il 2026 e a 1 dollaro/kg entro il 2031.
Wood Mackenzie spiega che una transizione energetica ritardata di cinque anni porterebbe ad un aumento della temperatura di 3 gradi, una diminuzione degli investimenti totali, soprattutto in CCUS, idrogeno ed elettrificazione.
AleaSoft e SolarPower Europe hanno detto a pv magazine che i prezzi negativi dell’energia in Europa sono legati alla pandemia, alla bassa domanda, a soluzioni di accumulo insufficienti e a una pianificazione energetica inadeguata. Secondo loro, questa situazione continuerà in estate, con una maggiore frequenza rispetto al 2023.
Il CINEA è alla guida del bando che si aprirà il 30 aprile e che, oltre alle consuete categorie come elettricità, reti intelligenti e reti di CO2, quest’anno include idrogeno, elettrolizzatori e progetti offshore.
Secondo Axpo, la sua costruzione contribuirebbe inoltre a creare una cosiddetta “valle dell’idrogeno” in Sicilia, che potrebbe anche collegarsi direttamente alla rete europea dell’idrogeno nell’ambito dell’iniziativa European Hydrogen Backbone (EHB).
La mappa dell’IEA dimostra che l’Italia sta procedendo con cautela ad investire in idrogeno, anche se recenti sviluppi dimostrano che l’idrogeno verde potrebbe essere una soluzione ad alcuni dei problemi strutturali del mercato dell’energia italiano.
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