Le vendite di veicoli elettrici (EV) di Tesla stanno crollando, ma la sua attività di stoccaggio dell’energia è in crescita, con oltre 4 GWh distribuiti solo nel primo trimestre del 2024.
Sostenuto dallo stato di salute del mercato dell’autoconsumo, il Gruppo continua a espandersi in Europa attraverso una strategia di crescita organica e di acquisizioni. L’azienda francese punta anche su nuove attività, come l’accumulo di batterie, le micro-reti e l’autoconsumo collettivo.
Northvolt, il principale produttore europeo di batterie, ha avviato la costruzione di una fabbrica di celle a Heide, in Germania. L’impianto impiegherà circa 3.000 persone con una capacità produttiva annua massima di 60 GWh. Entrerà in funzione nel 2026.
La Regione Basilicata mette a disposizione dei cittadini privati 39 milioni di euro in due anni per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili. Ammissibili a contributo anche impianti fotovoltaici di potenza non inferiore a 3kW e sistemi di accumulo non inferiori a 4,5 kWh.
I partner puntano a far sì che la pipeline raggiunga lo stato di ready-to-build nei prossimi 2-4 anni.
Nel Piano industriale la società milanese conferma il focus sulla produzione di idrogeno verde, aspettandosi un’accelerazione dei ricavi nei prossimi 3 anni.
L’azienda municipale tedesca Westfalen Weser sta cercando di sviluppare un impianto di stoccaggio a batterie da 120 MW/280 MWh nel sito di una ex centrale nucleare nello stato tedesco della Renania Settentrionale-Vestfalia.
Ricercatori australiani hanno confrontato le prestazioni tecniche ed economiche di un sistema di accumulo a batterie all’idrogeno e di una batteria agli ioni di litio in combinazione con il fotovoltaico su tetto. Hanno valutato due sistemi disponibili in commercio – LAVO e Tesla Powerwall 2 – e hanno scoperto che la batteria agli ioni di litio offre migliori vantaggi economici, mentre la batteria all’idrogeno offre una maggiore durata per l’accumulo di energia a lungo termine.
Sinovoltaics sta studiando i cambiamenti nelle catene di fornitura dei poli produttivi in Europa e Nord America per determinare la capacità dei siti, attuale e pianificata, per decine di produttori. I risultati vengono pubblicati in rapporti gratuiti.
Terna ha presentato martedì a Milano il piano industriale 2024-2028. Il piano prevede un investimento complessivo per 16,5 miliardi di euro, il più grande di sempre dell’azienda, di cui 10,8 miliardi nelle reti e 2,9 miliardi nel “rinnovo ed efficienza degli asset”.
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