Ricercatori italiani hanno stimato la redditività delle future batterie a flusso di vanadio redox sulla base di parametri reali del dispositivo e del mercato. Hanno scoperto che l’evoluzione del mercato si sta dirigendo verso sistemi molto più competitivi, con costi di capitale fino a 260 euro/kWh per una durata di accumulo di 10 ore.
“Il 2024 sarà poi l’anno dell’inizio del mercato dello storage nel C&I”, dice Mauro Moroni di Italia Solare. L’associazione guidata da Paolo Rocco Viscontini prevede che, a fine anno, la capacità installata sarà di circa 10 GWh e la potenza di oltre 5 GW. L’aumento è per lo più legato alla diminuzione dei costi di moduli e batterie.
Solo 15 minuti di esercizio sulla bicicletta generano energia sufficiente per ricaricare un telefono. La novità del prodotto sta nella batteria. Questo suggerisce che, alla diminuzioni dei costi dello stoccaggio, prototipi potranno diventare prodotti commerciali.
Lo sviluppatore e il gestore di fondi dovrebbero avviare la fase di costruzione dei due progetti a fine 2025. La fase di costruzione dovrebbe durare poco più di un anno.
pv magazine Italia ha intervistato Massimiliano Pierini, Amministratore Delegato di RX Italy, organizzatore della fiera MCE Mostra Convegno Expocomfort che ha per la prima volta ha messo in scena il progetto Hydrogen Hub, uno spazio espositivo esclusivamente dedicato all’idrogeno. “L’esigenza di uno spazio dedicato alle tecnologie dell’idrogeno nasce dalla constatazione della forte penetrazione che questo vettore avrà nel contesto energetico a livello nazionale”.
Gli sviluppatori vincitori realizzeranno progetti di energia rinnovabile supportati da sistemi di stoccaggio dell’energia per fornire energia rinnovabile continua e dispacciabile in modo da seguire la domanda.
La banca d’investimento Macquarie Group ha venduto la sua quota nel megaprogetto Australian Renewable Energy Hub da 26 GW proposto per la regione Pilbara dell’Australia occidentale al gigante del petrolio e del gas bp.
Energy S.p.A. assembla batterie, usando celle comprate in Cina. La prima linea è quasi pronta, le altre dovrebbero essere inaugurate nel 2026, dice l’AD Davide Tinazzi a pv magazine Italia .
“Il Decreto Legislativo 210/21 apre nuove opportunità per il settore e siamo pronti a coglierle, beneficiando di connessioni ottimali su stazioni elettriche Terna esistenti e partecipando attivamente alle prossime aste del MACSE”, dice la società in un comunicato stampa. pv magazine Italia ha parlato con l’AD Giuseppe Mastropieri per capire le tempistiche del progetto.
Della misura potranno beneficiare le imprese che producono attrezzature pertinenti, vale a dire batterie, pannelli solari, turbine eoliche, pompe di calore, elettrolizzatori, strumenti per la cattura, l’utilizzo e lo stoccaggio del carbonio, nonché componenti essenziali progettate e principalmente utilizzate come fattori di produzione diretti per la fabbricazione di tali attrezzature o le relative materie prime essenziali necessarie per la loro fabbricazione.
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