- Perché scegliere un’auto elettrica?
I motivi sono tantissimi, ma sicuramente tra gli aspetti da non sottovalutare ce ne sono alcuni che rappresentano un vantaggio diretto non solo per l’ambiente, ma anche per i proprietari. Tra le altre cose, infatti, permettono l’accesso gratuito all’interno delle ZTL istituite da moltissimi comuni e in molti casi possono essere parcheggiate gratuitamente all’interno delle “strisce blu”. Inoltre, molte regioni italiane prevedono l’esenzione dal bollo auto per i primi cinque anni dall’immatricolazione o, addirittura, fino al fine vita (come nel caso di Piemonte e Lombardia). A questo si aggiungono il costo inferiore dell’energia rispetto al diesel/benzina e gli incentivi statali, riconfermati anche per il 2024: per le auto elettriche nuove, l’incentivo dovrebbe arrivare fino a un massimo di 13.750 euro e varrà non solo per i veicoli privati, ma anche per quelli commerciali, i taxi e i noleggi a lungo termine. Inoltre, se si dispone di pannelli solari collegati al caricabatterie, è possibile caricare il proprio veicolo elettrico “gratuitamente”: il collegamento del caricabatterie ai pannelli solari consente di ricaricare il veicolo senza costi aggiuntivi.
- Perchè le auto elettriche costano così tanto?
Come per le auto a motore endotermico, i prezzi dei veicoli elettrici variano a seconda del modello. Tuttavia, a parità di caratteristiche, un’auto elettrica costerà comunque di più di una tradizionale: a creare la prima grande differenza è proprio il prezzo unitario delle batterie al litio, associato anche a costi di sviluppo della tecnologia più elevati data la costante e continua evoluzione delle componenti e dei sistemi. È però importante notare come i costi stiano diminuendo gradualmente grazie anche all’aumento della domanda e all’ingresso nel mercato di nuovi attori, come le case automobilistiche cinesi.
- Quando è meglio ricaricare l’auto elettrica?
L’ideale sarebbe riuscire a ricaricare il proprio veicolo a casa, possibilmente durante la notte: questo infatti non solo permette di non sovraccaricare la rete elettrica, ma soprattutto di preservare la batteria dell’auto: infatti, con una ricarica lenta e costante, le possibilità di una maggiore durata crescono. Inoltre, per preservare la batteria di un’auto elettrica è necessario non scendere al di sotto del 20% di carica residua: in questo caso lo sforzo necessario per ricaricare il veicolo sarà maggiore rispetto al dovuto; l’ideale sarebbe mantenere la carica della batteria tra il 20 e l’80%, ma ricorrendo frequentemente a ricariche lente fino al 100%.
- Cosa serve per ricaricare l’auto elettrica a casa?
Per ricaricare un EV basta soltanto una colonnina di ricarica elettrica ad uso domestico: grazie alle dimensioni sempre più compatte, possono essere montate a parete ed essere collegate direttamente alla rete elettrica, senza interventi particolari. Questa è la soluzione più che sicura per gli EV. Oggi è possibile trovarne in commercio davvero tante e di diversi tipi; tra queste c’è Pulsar Max, soluzione domestica di facile utilizzo e dalla semplicissima installazione che, rispetto alle altre in commercio, permette di migliorare la già completa esperienza di ricarica grazie al Power Boost, che regola automaticamente il consumo di energia offrendo il miglior sistema di ricarica possibile.