Le energie rinnovabili rimarranno il focus principale della transizione energetica globale, ma i gestori del rischio dovranno affrontare molteplici sfide derivanti da un “nuovo trilemma”: far convergere l’esigenza di energia a zero emissioni, una macroeconomia globale instabile e l’aumento della domanda di energia rinnovabile a fronte di un’offerta ridotta.
Secondo il report annuale Renewable Energy Market Review di WTW (ex Willis Towers Watson) – società leader a livello mondiale nella consulenza, nel brokeraggio e nell’offerta di soluzioni alle imprese e alle istituzioni – questo trilemma farà sì che la gestione del rischio e i fattori ESG diventino le questioni più importanti per il settore delle energie rinnovabili nei prossimi anni.
Il report, sottotitolato Geopolitica, inflazione e transizione energetica – Qual è il futuro delle energie rinnovabili?, include contributi di oltre venti esperti e specialisti internazionali che forniscono un’analisi completa e aggiornata su opportunità, rischi e assicurazioni disponibili per il settore globale delle rinnovabili, dal fotovoltaico galleggiante a Singapore ai sistemi di stoccaggio dell’energia a batteria in Irlanda. Nel report emerge la necessità di bilanciare rischi e opportunità in un contesto economico, politico e sociale in continua evoluzione.
Italia
Nel report Eva Mariani, Head of Natural Resources di WTW Italia, fa il quadro del settore energie rinnovabili nel nostro paese e le principali sfide da affrontare:
Ottime prestazioni di installazione ma permangono preoccupazioni per gli assicuratori
“In ottemperanza agli obblighi comunitari, nel 2021 l’Italia ha adottato il piano nazionale per la ripresa e la resilienza (PNRR), che si concentra sulla crescita dell’energia prodotta da fonti rinnovabili, sulla semplificazione di procedure per impianti onshore e offshore, sul rafforzamento delle infrastrutture di rete e delle smart grid e sulla promozione dell’uso dell’idrogeno verde.
A seguito del PNRR e della crisi geopolitica, nel 2022 l’Italia ha registrato una forte crescita nelle installazioni di impianti e un rafforzamento dei progetti in pipeline. Con riferimento all’eolico onshore, i dati del terzo trimestre 2022 indicano 11,3 GW di capacità installata (in crescita rispetto al primo trimestre che aveva registrato 11,0 GW), con una crescita del 3% e 3,2 GW di progetti in pipeline nel periodo 2022-2027. In riferimento al solare, anche la capacità installata nel terzo trimestre 2022 è aumentata a 23,9 GW (rispetto ai 22,6 GW del primo trimestre). La crescita è stata quindi del 6% mentre si registrano 17,0 GW di progetti in cantiere negli anni a venire 2022-2027. Inoltre, è stato annunciato un potenziale di 5 GW di eolico offshore che saranno messi all’asta tra il 2023 e il 2026, e la costruzione del primo Parco eolico offshore nel paese.
Un segnale positivo e incoraggiante arriva anche dal fronte autorizzativo: nel Paese, infatti, si registra un’accelerazione delle procedure autorizzative per facilitare la diffusione di progetti di energia rinnovabile. É attesa anche l’emanazione di un regolamento che dettaglierà ulteriori forme di sostegno alle energie rinnovabili e alle tecnologie associate (come le batterie) che potrebbero dare un ulteriore impulso al mercato.
Panorama assicurativo: le sfide rimangono
In linea con il PNRR e in collaborazione con istituzioni e altre forze economiche e sociali, l’industria assicurativa italiana si impegna a svolgere un ruolo primario nello sviluppo e nella crescita del paese.
Gli assicuratori locali di energia rinnovabile intendono aumentare i premi; si trovano ad affrontare l’aumento significativo dei costi di tutti i materiali a causa dell’inflazione, il forte aumento dei costi di riassicurazione e i problemi della catena di approvvigionamento derivanti da un’eccessiva dipendenza dalla Cina.
Inoltre, i nuovi progetti di energie rinnovabili vengono spesso implementati in luoghi con un’elevata esposizione alle catastrofi naturali, quali ad esempio le isole e il sud Italia dove le preoccupazioni per il furto dei componenti degli impianti fotovoltaici sta spingendo gli assicuratori ad adottare un approccio conservativo e prudente. Le franchigie per rischi frammentati sono sempre state storicamente molto basse ma ora stanno rapidamente aumentando.
Le tecnologie in evoluzione
Le tecnologie in rapida evoluzione presentano ulteriori sfide per gli assicuratori che cercano di valutare il rischio.
I sottoscrittori tendono ad essere più a loro agio con alcuni progressi tecnologici (ad esempio, l’upscaling delle tecnologie dell’energia eolica e solare) piuttosto che altri (ad esempio, le tecnologie per ricavare energia dai rifiuti, biomasse o fonti geotermiche).
Di conseguenza, gli assicuratori italiani stanno prestando maggiore attenzione all’esattezza delle somme dichiarate assicurate, alla ripartizione specifica dei costi per i componenti chiave, e alla disponibilità e al tempo di consegna dei principali pezzi di ricambio. Stiamo assistendo a un inasprimento delle tariffe, che riflette rischi più elevati e domanda di coperture in crescita.
Europa-Mondo
Margaret-Ann Splawn, direttore esecutivo della Climate Markets & Investment Association, afferma nel report: “Gli eventi e le tendenze macroeconomiche attuali come l’inflazione, l’aumento dei costi, la sicurezza e le catene di approvvigionamento stanno avendo un impatto sull’industria delle energie rinnovabili, rendendo l’attuale contesto economico impegnativo per i gestori del rischio. Per loro sarà necessario analizzare le vulnerabilità nella transizione verso un’economia Zero emissioni nette e proteggersi dai rischi ESG e climatici attuali e futuri. Splawn consiglia ai gestori del rischio di:
- Comprendere la propria posizione su fattori ESG e sostenibilità.
- Adottare una visione reattiva della risposta al rischio.
- Svolgere un ruolo strategico in tutta l’azienda.
- Lavorare insieme alle parti interessate e stakeholder.
Nel report, Steven Munday, Natural Resources Global Renewable Energy Leader di WTW, fornisce un’analisi completa del mercato assicurativo del settore energie rinnovabili. Prevede che gli aumenti delle tariffe assicurative saranno mitigati dall’interesse che i singoli assicuratori nutrono su specifiche tipologie di clienti e attività.
“I clienti che già rientrano nei livelli più elevati di propensione al rischio possono aspettarsi aumenti dei prezzi da bassi a medi, a una sola cifra”, afferma Munday. “I clienti transitori potrebbero ottenere tariffe simili da parte di quegli assicuratori nuovi nel settore delle energie rinnovabili, in cerca di nuove quote di mercato, ma è probabile che assicuratori più cauti vogliano offrire loro aumenti a una cifra medio-alta. Infine, i clienti con sfide difficili da affrontare, scarsa esperienza nei sinistri o una strategia inadeguata potrebbero subire aumenti tariffari a due cifre. Lavorare con un intermediario che comprenda la propensione al rischio specifica di ciascun assicuratore sarà fondamentale per moderare gli aumenti tariffari”, ha aggiunto Munday, osservando che in tutti i casi, la copertura per i rischi di catastrofi naturali sarà molto più alta.
Il punto di interesse principale degli assicuratori rimarranno incendi, tempeste nominate, tempeste convettive, grandinate e inondazioni come pericoli significativi per il 2023.
Il rapporto completo, in lingua inglese, può essere scaricato qui.