Wood Mackenzie afferma che JA Solar ha conquistato il primo posto nella sua lista di produttori di pannelli solari. Secondo la società di ricerca, nove delle prime 12 posizioni sono occupate da produttori cinesi, sette di loro potrebbero superare i 100 GW di capacità entro il 2027 e otto sono autosufficienti in termini di capacità di celle.
Il governo austriaco ha introdotto incentivi per gli impianti fotovoltaici di potenza superiore a 35 kW che utilizzano moduli made in Europe. La misura mira a creare nuovi posti di lavoro e a sostenere la transizione energetica, offrendo un sussidio del 20% in più per i progetti qualificati.
China Green Development Group ha acceso il progetto solare Midong da 3,5 GW a Urumqi, nella regione cinese dello Xinjiang. Il progetto ha richiesto un investimento di 15,45 miliardi di CNY (2,13 miliardi di dollari o 1,96 miliardi di euro).
La nuova edizione dell’International Technology Roadmap for Photovoltaic (ITRPV), pubblicata questa settimana, rivela che la capacità fotovoltaica installata a livello mondiale ha raggiunto 1,6 TW alla fine dello scorso anno. La curva di apprendimento, che riflette i prezzi medi dei moduli rispetto alle spedizioni cumulative, è del 24,9% per il periodo dal 1976 al 2023.
Gli impegni ufficiali sono attualmente pari a 1.300 GW, appena il 12% di quanto necessario per raggiungere l’obiettivo di triplicare le energie rinnovabili entro il 2030, come concordato nell’ultima COP.
Il Ministero degli Affari Interni e delle Comunicazioni del Giappone ha dichiarato di aver ricevuto 44 segnalazioni di emissioni indesiderate di onde radio da parte di impianti solari, tra cui interferenze con strutture di difesa e apparecchiature wireless di emergenza. Il ministero avverte che gli impianti fotovoltaici possono essere rimossi per legge se continuano a causare problemi.
JinkoSolar ha dichiarato di aver raggiunto un’efficienza del 33,24% per le sue celle solari tandem di perovskite e silicio, confermata dall’Istituto di Shanghai per i microsistemi e la tecnologia dell’informazione dell’Accademia cinese delle scienze (CAS).
L’industria fotovoltaica cinese ha beneficiato della disponibilità di ingenti finanziamenti negli ultimi due decenni, sostenendo lo sviluppo della capacità rinnovabile per raggiungere gli obiettivi dell’accordo di Parigi sul clima. Il facile accesso ai finanziamenti ha però portato a prezzi insostenibilmente bassi e a perdite inutili, incidendo sulla capacità della Cina di sostenere il sostegno ai sistemi di energia rinnovabile. Con l’espansione delle installazioni di energia pulita e il potenziamento della capacità di bilanciamento della rete, il mantenimento di un sostegno finanziario costante è diventato più impegnativo.
JinkoSolar ha dichiarato che la sua esclusione dall’elenco dei produttori di moduli solari di primo livello stilato da BloombergNEF per il secondo trimestre è dovuta a una causa civile che coinvolge una filiale, piuttosto che a problemi finanziari.
Il produttore cinese di batterie Svolt ha cancellato i piani per l’apertura di uno stabilimento nello stato tedesco del Brandeburgo. Nel frattempo, i suoi piani per la produzione di celle nel Saarland, nel sud-ovest della Germania, continuano a essere posticipati.
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