La prima gara d’appalto nell’ambito del nuovo programma solare multilaterale dell’Unione europea da 40 milioni di euro (41,8 milioni di dollari) – destinata a progetti da 5 MW a 100 MW con sede in Finlandia e che forniscono energia al Lussemburgo – è stata “superata” con offerte che “sono andate oltre in modo significativo i volumi previsti”, ha annunciato di recente la Direzione generale dell’Energia della Commissione europea.
Un gruppo di ricerca franco-spagnolo ha sviluppato moduli fotovoltaici organici incorporati in parti di plastica attraverso lo stampaggio a iniezione ad alta produttività. I ricercatori hanno iniettato il poliuretano termoplastico nei moduli e hanno scoperto che questo migliora la loro stabilità meccanica, pur mantenendo un’elevata flessibilità.
“È un progetto che rappresenta un esempio di transizione energetica”, ha dichiarato alla rivista pv Duarte Bello, CEO di EDP Renewables per l’Europa e l’America Latina. Il nuovo impianto fotovoltaico da 200 MW sta ora generando energia in un ex sito di lignite a cielo aperto.
Il crollo dei prezzi dei moduli pesa sui produttori europei, ma l’impatto sui grossisti è diverso, poiché le condizioni di magazzino mostrano segni di miglioramento.
Solarstone, produttore estone di tetti fotovoltaici integrati negli edifici (BIPV), ha aperto uno stabilimento di produzione da 60 MW a Viljandi, in Estonia, per produrre una gamma più ampia di prodotti.
L’Unione Europea parlerà delle catene di approvvigionamento e delle materie prime critiche con Stati Uniti venerdì, dopo l’incontro di lunedì con il governo cinese sulle materie prime critiche.
Belgio, Grecia, Portogallo, Francia e Germania guidano in Europa per il recepimento delle regole europee per facilitare progetti fotovoltaici. L’Italia è al sesto posto. Ciononostante installa meno di Paesi come Polonia e Paesi Bassi. SolarPower Europe chiede maggiore chiarezza sul rilascio dei permessi per utility-scale e una collaborazione con le regioni.
Dopo un anno e mezzo di lavori, Eni inaugura un impianto fotovoltaico da 50 MW nella Regione del Turkistan, confermando la centralità del Paese nei piani del cane a sei zampe.
La Spagna è il secondo Paese in Europa con il maggior numero di posti di lavoro legati al solare. L’occupazione nel settore è aumentata del 39% nel 2022 in tutta Europa, con 648.000 lavoratori, e si prevede che il fotovoltaico genererà un milione di posti di lavoro già nel 2025.
Domenica partirà il processo di introduzione del Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM). pv magazine Italia ha parlato con la Commissione europea e spulciato un report di Wood Mackenzie per capire le conseguenze sull’idrogeno verde.
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