“Concretamente, per quanto riguarda il Parlamento, che è solo uno dei 2 co-legislatori europei, è probabile che non si verifichi un cambiamento radicale delle politiche climatiche ed energetiche. Al tempo stesso, è verosimile che ci sia una maggiore attenzione ai costi che queste politiche hanno per l’industria e le famiglie e che quindi si riduca in qualche misura l’ambizione nel definire i nuovi obiettivi al 2040, in particolare per quanto attiene certi settori che tradizionalmente rappresentano un importante bacino elettorale per i partiti di centro-destra”, Nicolò Rossetto, research fellow presso Florence School of Regulation, ha detto a pv magazine Italia.
Due progetti pilota stanno integrando il fotovoltaico nelle barriere antirumore, uno lungo una ferrovia vicino a Vilnius e l’altro lungo l’autostrada nazionale E5 che collega le città di Kaunas e Vilnius.
La Commissione sostiene il lancio dell’Accademia solare europea con 9 milioni di euro provenienti dal programma per il mercato unico.
L’impianto da 25 MW/55 MWh, sviluppato dall’austriaca Renalfa IPP, è entrato in funzione all’inizio del mese ed è stato definito il più grande sistema di accumulo di energia a batterie mai realizzato in Bulgaria.
L’ultima analisi di SolarPower Europe mostra che nel 2023 l’Europa ha installato 17,2 GWh di nuovi sistemi di accumulo di energia a batteria (BESS), in crescita rispetto agli 8,8 GWh del 2022. Sebbene si tratti del terzo anno consecutivo di raddoppio del mercato annuale, si prevede una crescita molto più lenta negli anni a venire. Le batterie su scala pubblica diventeranno il motore principale della diffusione in Europa, con quasi 11 GWh di capacità aggiuntiva, di cui 5 GWh solo in Italia.
Macron, Meloni, Michel, Scholz e von der Leyen si ritroveranno questa mattina. Parleranno anche dei risultati delle elezioni europee, in un momento in cui alcune forze politiche ed economiche vogliono che la Commissione europea aggiusti al ribasso gli obiettivi energia e clima.
Secondo Rystad Energy, la Cina sembra destinata a superare i suoi obiettivi nazionali in materia di idrogeno, consolidando la sua leadership nel mercato globale degli elettrolizzatori. Nel mentre l’Unione Europea e il Giappone hanno deciso di cooperare nella ricerca sull’idrogeno.
“Soprattutto quando i finanziamenti per la ripresa termineranno nel 2027, l’Italia potrebbe subire un impatto significativo, essendo il maggior beneficiario dei fondi”, Linda Kalcher, direttrice esecutiva di Strategic Perspectives, ha detto a pv magazine Italia.
L’analista della società energetica svizzera spiega nella sua nota mensile che, mentre la produzione nucleare francese rimane solida e la domanda di energia aumenta lievemente in Europa meridionale, la Germania sta pagando il prezzo di eventi meteorologici e geopolitici “significativi”. Nel mentre l’Europa aumenta le importazioni di carbone.
“L’UE ha costruito energia eolica e solare a un ritmo sostenuto, facendo crescere la capacità installata combinata del 65% dal 2019 al 2023. L’energia solare, in particolare, ha registrato un boom, più che raddoppiando la capacità in questo lasso di tempo, il che equivale a installare più di 230.000 pannelli solari al giorno in questi quattro anni”, ha scritto il think tank inglese.
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