La Commissione europea, l’Austria, la Lituania e la Spagna hanno annunciato nuove misure di sostegno finanziario per lo sviluppo dell’idrogeno rinnovabile, mentre l’Unione europea si prepara alla seconda asta della Banca europea dell’idrogeno.
Mentre i prezzi sul mercato italiano crescono, diminuiscono in tutta Europa a causa dell’aumento della produzione eolica.
Mentre l’interesse per l’idrogeno verde nel Nord Africa continua a crescere, le aziende nordiche aumentano il loro peso nel settore dell’idrogeno. Il Marocco e TE H2 hanno concordato di riservare un terreno per il progetto di idrogeno di Chbika in Marocco. Procedono intanto i lavori in Algeria.
Statkraft dichiara che sta procedendo con il suo impianto di elettrolisi da 200 MW in Germania, mentre Neste afferma che non investirà nel suo progetto di elettrolizzatore da 120 MW in Finlandia.
I mercati tedesco, italiano e francese hanno registrato un calo nella produzione di energia solare e un aumento dei prezzi. In Spagna e Portogallo, dove la produzione di energia solare è aumentata, i prezzi sono invece scesi.
È stato pubblicato il bando per la seconda gara d’appalto transfrontaliera dell’UE per le energie rinnovabili, che resterà aperta fino al 4 marzo 2025. Il Lussemburgo metterà a disposizione 52,4 milioni di euro (56,7 milioni di dollari), mentre la Finlandia e l’Estonia si sono impegnate a installare impianti solari ed eolici onshore nei loro territori.
Mentre la Commissione europea dà il via ai lavori per il nuovo meccanismo pilota, l’Italia firma una dichiarazione per aumentare la collaborazione con Austria e Germania, promuovendo al contempo la collaborazione delle aziende italiane con Wärtsilä.
Il primo investimento dell’Ardian Clean Energy Evergreen Fund (ACEEF) nell’asset class BESS ha come protagonista un progetto di accumulo di energia a batteria in Finlandia, a Mertaniemi. Il sistema con una utility scale va a supportare la rete elettrica finlandese. La strategia è attuata dalla piattaforma di energia rinnovabile eNordic.
I parametri di riferimento concordati specificano che l’UE dovrebbe avere la capacità di estrarre il 10%, lavorare il 40% e riciclare il 25% del suo consumo annuale di materie prime strategiche entro il 2030.
La prima gara d’appalto nell’ambito del nuovo programma solare multilaterale dell’Unione europea da 40 milioni di euro (41,8 milioni di dollari) – destinata a progetti da 5 MW a 100 MW con sede in Finlandia e che forniscono energia al Lussemburgo – è stata “superata” con offerte che “sono andate oltre in modo significativo i volumi previsti”, ha annunciato di recente la Direzione generale dell’Energia della Commissione europea.
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