Il progetto di sistema di accumulo di energia con batterie agli ioni di sodio (BESS) da 50 MW/100 MWh di Sineng Electric nella provincia cinese di Hubei è la prima fase di un piano più ampio che alla fine raggiungerà i 100 MW/200 MWh. La capacità iniziale è già stata collegata alla rete e può alimentare circa 12.000 famiglie per un giorno intero.
È la terza volta in due mesi che un incendio di batterie scoppia nei locali di Suncycle in Germania.
Il mercato italiano ha registrato il prezzo medio settimanale più alto, pari a 128,70 €/MWh. Ha anche registrato i due prezzi giornalieri più alti finora nel 2024, con 136,28 €/MWh il 12 agosto e 133,75 €/MWh giovedì 8 agosto.
Porsche ha presentato un sistema di accumulo di energia a batteria (BESS) presso la sede di Lipsia, alimentato dalle batterie di seconda vita della Porsche Taycan. Il progetto si basa su uno studio di fattibilità in collaborazione con l’Università di Scienze Applicate di Zwickau in Sassonia, Germania.
Nonostante le difficoltà in Francia, il produttore tedesco di sistemi agriPV vede possibilità di crescita in Europa, a partire dall’Italia. Next2Sun spiega a pv magazine di essere sempre più attiva in Giappone.
BloombergNEF afferma che le forniture di ammoniaca pulita potrebbero aumentare di 30 volte, raggiungendo i 32 milioni di tonnellate entro il 2030, mentre MAX Power Mining ha quasi triplicato le dimensioni del suo Rider Natural Hydrogen Project nel Canada occidentale.
La società di sviluppo solare con sede a Shanghai ha presentato due reclami alle divisioni locali di Monaco e Amburgo del Tribunale unificato dei brevetti.
Nonostante i record di produzione di energia fotovoltaica in Europa, i prezzi dell’energia aumentano in tutta Europa, fatta eccezione per la Scandinavia.
Canada, e l’Italia settimana scorsa, hanno annunciato fondi per progetti sull’idrogeno. Nel frattempo, un gruppo di ricercatori ha spiegato che l’Australia dovrebbe trasportare l’idrogeno in Giappone entro il 2030 attraverso il metilcicloesano (MCH) o l’ammoniaca liquida (LNH3), non scartando completamente l’opzione dell’idrogeno liquido (LH2).
Gli impianti galleggianti causano emissioni di CO2 leggermente superiori rispetto agli impianti solari a terra, soprattutto a causa dei componenti aggiuntivi per la struttura. Nel complesso, però, hanno ottime prestazioni anche dal punto di vista climatico.
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