In occasione della fiera Intersolar, in corso in questi giorni a Monaco, pv magazine Italia ha intervistato Alfredo Balletti, amministratore delegato di Comal. L’azienda ieri ha allacciato un impianto da 80 MW in Sardegna e uno da 4 MW nel Lazio e a fine anno arriverà a circa 900 MW, così come prevede accadrà nel 2025.
Dei 3.048 espositori registrati, ne abbiamo contati 78 italiani, per una percentuale di circa il 2,5%. Christian Previati, Exhibition Manager di Italian Exhibition Group, organizzatore della fiera KEY – The Energy Transition Expo ha sottolineato il clima di cooperazione tra le due realtà fieristiche: “Siamo entusiasti di far parte di una community, dove poter collaborare”.
Secondo Bernreuter Research, i prezzi bassi dei moduli traineranno la domanda nella seconda metà di quest’anno. I ricercatori sottolineano gli obiettivi di spedizione dei sei maggiori fornitori di moduli solari al mondo, che puntano a un tasso di crescita annuale medio del 40%.
Le cause dell’incendio non sono ancora chiare. I danni materiali causati sono enormi.
Il fornitore di analisi di mercato Aurora Energy Research ha esaminato il potenziale di colocazione delle energie rinnovabili con i sistemi di accumulo di energia a batteria (BESS) in 12 Paesi europei. È emerso che Germania, Gran Bretagna, Irlanda I-SEM e Polonia sono in testa alla classifica.
Una nuova ricerca condotta in Germania dimostra che i consumatori potrebbero mostrare un’elevata disponibilità a pagare (WTP) per le mele prodotte in impianti fotovoltaici. La ricerca ha inoltre evidenziato che i consumatori considerano anche parametri quali l’agricoltura biologica, l’uso della plastica e l’origine, tra gli altri.
La Germania ha registrato il prezzo più alto dalla fine di novembre 2023, 235,52 €/MWh, il 4 giugno dalle ore 20:00 alle 21:00. Lo spiega AleaSoft Energy Forecasting nella sua analisi settimanale.
L’ultima analisi di SolarPower Europe mostra che nel 2023 l’Europa ha installato 17,2 GWh di nuovi sistemi di accumulo di energia a batteria (BESS), in crescita rispetto agli 8,8 GWh del 2022. Sebbene si tratti del terzo anno consecutivo di raddoppio del mercato annuale, si prevede una crescita molto più lenta negli anni a venire. Le batterie su scala pubblica diventeranno il motore principale della diffusione in Europa, con quasi 11 GWh di capacità aggiuntiva, di cui 5 GWh solo in Italia.
L’analista della società energetica svizzera spiega nella sua nota mensile che, mentre la produzione nucleare francese rimane solida e la domanda di energia aumenta lievemente in Europa meridionale, la Germania sta pagando il prezzo di eventi meteorologici e geopolitici “significativi”. Nel mentre l’Europa aumenta le importazioni di carbone.
Il risultato è stato confermato dall’Istituto tedesco per la ricerca sull’energia solare Hamelin (ISFH). La cella ha inoltre raggiunto una tensione a circuito aperto di 709,5 mV, una densità di cortocircuito di 11.355 mA e un fattore di riempimento dell’82,04%.
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