Per una settimana, la seconda di dicembre, il mercato italiano non è stato il più caro. AleaSoft Energy Forecasting riporta che il mercato tedesco è stato il più caro (176,85 €/MWh), seguito da quello olandese (165,41 €/MWh) e dal mercato britannico (156,19 €/MWh).
Nella Gazzetta Ufficiale di ieri è pubblicata la legge n. 191/2024, ovvero la conversione in legge del DL Ambiente, e il relativo testo coordinato.
Da ieri sono online la Piattaforma di monitoraggio del Pniec e la Piattaforma aree idonee (PAI) realizzate dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE).
“Certamente questo tipo di operazioni presuppone uno sforzo diverso e aggiuntivo rispetto all’attività ordinaria. D’altra parte, consentono di capitalizzare le esternalità positive generate dall’avanzamento tecnologico”, ha detto Giuseppe Noviello, vicepresidente di EF Solare Italia, a pv magazine Italia, parlando dell’impianto di recente costruito in Benin.
Laura De Franco, senior executive search consultant presso Worldwide Recruitment Energy, ha spiegato a pv magazine Italia che si aspetta un accelerazione della fase di costruzione nel primo semestre del 2025.
L’intervento in portafoglio, tra impianti greenfield e repowering, porterà a 270 MW di capacità installata addizionale. La BEI ha concesso 243 milioni, coprendo più del 50% del costo totale del progetto.
Al 30 settembre 2024 risultano installati 692.386 Sistemi di Accumulo (SdA), per una potenza complessiva di 5.034 MW e una capacità massima di 11.388 MWh. La quasi totalità (92%) dei SdA è di taglia inferiore ai 20 kWh.
L’aggiornamento della mappa Econnextion di Terna sulle richieste di connessione conferma numerosi progetti in Sicilia, nel Lazio, in Puglia, in Sardegna e in Basilicata. In Trentino-Alto Adige e in Valle d’Aosta nessuna richiesta di connessione per impianti FER.
Estesa la possibilità di incentivo agli impianti solari fotovoltaici con sistemi di accumulo. Privati e amministrazioni pubbliche potranno accedere agli incentivi anche mediante comunità energetiche o configurazioni di autoconsumo.
Il regolamento della CER di San Vendemiano prevede una distribuzione sostenibile dei ricavi: 55% destinato a finalità di interesse generale da definirsi volta per volta; 30% attribuito ai soci produttori, supportando anche nuovi impianti; 15% distribuito ai soci consumatori, con 100 euro all’anno per le famiglie vulnerabili.
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