I ricercatori portoghesi affermano che le materie prime non sono una grande preoccupazione per la catena di approvvigionamento europea, mentre Mibgas Derivatives e DH2 Energy hanno lanciato la prima asta di idrogeno rinnovabile della penisola iberica.
Nonostante l’attuazione di strategie industriali in corso in altri Paesi, il valore delle esportazioni cinesi supererà i 340 miliardi di dollari entro il 2035, secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia.
Mentre l’interesse per l’idrogeno verde nel Nord Africa continua a crescere, le aziende nordiche aumentano il loro peso nel settore dell’idrogeno. Il Marocco e TE H2 hanno concordato di riservare un terreno per il progetto di idrogeno di Chbika in Marocco. Procedono intanto i lavori in Algeria.
I progetti saranno soggetti ad autorizzazione e tutta l’elettricità sarà venduta alla Société Tunisienne de l’Electricité et du Gaz (STEG) con una tariffa di alimentazione garantita. La scadenza per il ricevimento delle domande è il 31 gennaio 2025 entro le 12 (ora di Tunisi).
Infinity ha dichiarato di aver consegnato alla NASA un prototipo di cella a combustibile per i test a terra, con l’obiettivo di dimostrare un sistema di accumulo di energia rigenerativa per potenziali applicazioni lunari.
Il progetto Laperitivo, finanziato dall’UE, mira a raggiungere il 22% di efficienza nei moduli in perovskite opachi da 900 cm² e il 20% in quelli semitrasparenti. Tra i partner del progetto figurano imec, Fraunhofer ISE, TotalEnergies e EDF.
Lo sviluppatore norvegese Scatec ASA ha firmato un contratto di acquisto di energia (PPA) della durata di 25 anni per un impianto solare da 1 GW e un progetto di stoccaggio a batteria da 100 MW/200 MWh in Egitto. L’amministratore delegato Terje Pilskog afferma che si tratta del primo progetto ibrido solare-plus-batteria in Egitto.
Circa 388,95 MW (82,4%) sono collegati alla rete e 47,85 MW (10,1%) sono fuori rete. Le recenti gare d’appalto su larga scala mirano a spingere la capacità del Paese oltre i 4 GW.
Plenitude spiega a pv magazine Italia come l’impianto FV in Sicilia faccia parte di un programma per ridurre le emissioni Scope 1 e 2 degli impianti di produzione gas.
Ricercatori marocchini hanno esaminato gli effetti di un rivestimento antiriflesso sulle prestazioni dei pannelli solari in condizioni desertiche e hanno scoperto che migliorava il rapporto di rendimento annuale e il rendimento energetico rispettivamente del 2% e del 5,5%. Hanno inoltre riscontrato che il rivestimento è durevole e in grado di resistere ai metodi di lavaggio a secco durante i test accelerati.
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