La potenza fotovoltaica cumulata dell’Africa ha oltrepassato i 16 GW alla fine di dicembre, secondo gli ultimi dati pubblicati dall’associazione AFSIA.
Ricercatori cinesi hanno valutato l’impatto dell’utilizzo fino al 50% del deserto del Sahara per la realizzazione di impianti solari su larga scala e hanno scoperto che questi potrebbero avere un impatto sulla copertura nuvolosa globale a causa delle teleconnessioni atmosferiche disturbate. Questo, a sua volta, avrebbe un impatto sulla stessa produzione di energia solare in Nord Africa, Europa meridionale, Penisola Arabica meridionale, India, Asia settentrionale e persino Australia orientale.
Per la realizzazione della prima interconnessione in corrente continua tra Europa e Africa, la Commissione europea ha stanziato un finanziamento di 307 milioni di euro.
Nonostante l’abbondanza di sole, il Paese ha attualmente una capacità solare installata molto ridotta. pv magazine France ha parlato con l’avvocato tunisino Mohamed Chorfi delle ragioni di questo significativo ritardo e delle misure messe in atto dal governo per riconquistare la fiducia di investitori e sviluppatori.
Un gruppo di ricerca spagnolo ha sviluppato un impianto fotovoltaico per oliveti superintensivi. Secondo gli scienziati, il sistema deve garantire alti livelli di trasparenza per evitare un impatto negativo sulla resa delle olive.
In un nuovo aggiornamento settimanale per pv magazine, Solcast, una società di DNV, spiega che la climatologia dell’Africa porta a modelli di generazione stagionale molto diversi da quelli sperimentati dai produttori solari europei. I dati analizzati da Solcast, tramite l’API Solcast, mostrano questa variazione stagionale dall’estate all’inverno nel 2023.
Il nuovo algoritmo si basa sul comportamento dei tunicati degli animali marini e, secondo quanto riferito, fornisce risultati notevoli in termini di errori di potenza. È stato testato su quattro configurazioni di impianti fotovoltaici con cinque diversi schemi di ombreggiamento.
Un gruppo di ricerca algerino ha analizzato le caratteristiche elettroniche, elastiche, ottiche e termoelettriche della perovskite KGeCl3 per verificare se questo materiale senza piombo possa essere utilizzato per celle solari e altri dispositivi elettronici. Gli scienziati hanno scoperto che il nuovo materiale è un semiconduttore a bandgap diretto con energie di bandgap di 0,92 eV, 1,26 eV e 1,88 eV rispettivamente per le fasi cubica, tetragonale e ortorombica.
Ricercatori in Marocco hanno creato un nuovo sistema di gestione dell’energia che permette di combinare il fotovoltaico sul tetto con l’accumulo per gravità. Il sistema proposto sarebbe in grado di distribuire in modo intelligente l’energia all’interno di un’abitazione, riducendo al contempo i costi dell’elettricità.
Alla fine di ogni settimana, pv magazine Spagna riassume le notizie più importanti degli ultimi 7 giorni pubblicate sui diversi portali del gruppo.
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