Quello che in realtà genera in questo momento questa moratoria è sicuramente una grande incertezza, tanta confusione e, come se non bastassero le difficoltà già esistenti legate agli iter autorizzativi standard, ulteriori complessità legali che determinano uno scoraggiamento complessivo soprattutto nelle anime di quei sardi che nella transizione energetica della loro isola hanno creduto e investito, dicono tre esperti a pv magazine Italia.
Federazione ANIE ed Elettricità Futura (EF) hanno inviato ieri una lettera ai ministri Calderoli e Pichetto e al capo dipartimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Francesco Quadri, chiedendo di dichiarare l’illegittimità della moratoria sarda dato che sarebbe in contrasto con una serie di articoli costituzionali e leggi nazionali.
Con la pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione di oggi la moratoria sarda sugli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili entra in vigore.
“Più del 55% della Superficie agricola utilizzata (SAU) sarda riguarda prati permanenti e pascoli. Questo secondo dati Istat per l’anno 2020. Imporre la realizzazione di soli impianti agri-PV avanzati in tali superfici non solo è economicamente insostenibile ma è anche, tecnicamente, una scelta poco felice”, Oltis Dallto, agriPV Manager di Juwi Italy, ha detto a pv magazine Italia.
Il Consiglio regionale della Sardegna ha approvato stamattina il disegno di legge n. 15/A, ovvero il provvedimento che decreta per 18 mesi lo stop alla costruzione di nuovi impianti eolici e fotovoltaici sull’isola per 18 mesi. Approvando un ordine del giorno per un’imposta sulle produzioni di energia da fonti rinnovabili.
“L’accordo entrerà in vigore dall’entrata in esercizio commerciale degli impianti e prevede un sistema innovativo di pricing con una remunerazione del prezzo zonale con sconto dinamico, un floor price, anch’esso dinamico, in grado di garantire l’energia elettrica prodotta dagli impianti fotovoltaici, e un cap price che permette a Sasol di proteggersi da eventuali shock di prezzi”, ha detto GreenGo.
“Soprattutto alla luce dei cambiamenti normativi attualmente in discussione per quanto riguarda le aree solari autorizzabili, è chiaro che, insieme al nostro partner di cooperazione, abbiamo puntato sul cavallo giusto: cave e aree industriali”, ha commentato Petra Leue-Bahns, AD di clearvise.
L’Associazione Italia Solare ha presentato le sue ragioni in merito DL regionale 15 in discussione presso il Consiglio Regionale della Sardegna relativo alle misure urgenti per la salvaguardia del paesaggio, dei beni paesaggistiche e ambientali. “A nostro parere, la soluzione non è la moratoria: la Regione potrebbe invece procedere stabilendo regole e criteri di priorità nella valutazione dei progetti, ponendosi come modello per il Governo e per le altre Regioni”.
Installato dall’EPC Contractor Solarig, l’impianto di Fiume Santo conta oltre 58.000 pannelli solari e 161 inverter. pv magazine Italia ha intervistato l’azienda.
Tra le 30 isole appartenenti alla CE selezionati per il programma di supporto al fine di raggiungere il 100% di energia rinnovabile entro il 2030, c’è anche l’Isola di San Pietro, al largo della costa sud-occidentale della Sardegna. pv magazine Italia ha intervistato Gianluigi Mario Penco, Assessore alle Politiche Energetiche Mobilità e Patrimonio del comune di Carloforte.
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