Secondo gli autori del World Nuclear Industry Status Report 2024, a metà anno nel mondo erano operativi 408 reattori che producevano 367 GW, una cifra notevolmente inferiore alle previsioni di capacità installata per l’energia solare entro la fine dell’anno e cinque volte inferiore alla capacità fotovoltaica cumulativa mondiale, che ora si avvicina ai 2 TW.
“L’agriPV fornisce soluzioni tangibili ad alcune sfide affrontate dai parchi solari tradizionali, come la riduzione della produzione o i ritardi nella connessione alla rete. Inoltre, è utile per la sicurezza alimentare dell’UE, sostenendo gli agricoltori dei principali Paesi produttori di alimenti dell’Europa centrale. La legislazione e i quadri di sostegno sono quindi fondamentali per sbloccare il suo potenziale”, ha scritto Ember nel suo ultimo rapporto.
Secondo Pexapark, società svizzera di consulenza, a febbraio investitori e sviluppatori europei hanno firmato 24 contratti di acquisto di energia (PPA) per 1,1 GW di energia solare. L’Italia si è distinta con cinque accordi.
Sono stati selezionati due progetti italiani nella categoria elettrolizzatori, quelli di Energie Salentine e Saipem, e quello di Snam nella categoria distribuzione (pipeline).
Il Parlamento europeo ha approvato la nuova carica di Šefčovič e la nomina dell’olandese Wopke Hoekstra a commissario per l’Azione per il clima. I due rimarranno in carica fino a scadenza del mandato della Commissione europea che, una volta emersa (dicembre 2019), si è autodefinita una “Commissione geopolitica”.
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