L’Italia registra la diminuzione della domanda di elettricità maggiore in Europa, ma la diminuzione della produzione fotovoltaica fa aumentare ulteriormente i prezzi.
Julien Jomaux, ingegnere esperto di sostenibilità e mercati energetici, spiega a pv magazine Italia i motivi che portano il solar capture price in Italia a essere quasi tre volte quello di Spagna e Francia.
Il prestito sosterrà la progettazione, la costruzione e la gestione di 5 nuovi impianti solari fotovoltaici con una capacità installata di 240 MW nelle regioni di Castilla Leon e Extremadura.
Mentre il Brasile avvia il suo programma di idrogeno a basse emissioni di carbonio, continua il consolidamento del settore con due operazioni di fusione e acquisizione in Italia e in Texas.
Nonostante i record di produzione di energia fotovoltaica in Europa, i prezzi dell’energia aumentano in tutta Europa, fatta eccezione per la Scandinavia.
L’Università dell’Estremadura ha fatto sapere che 7.676 pannelli solari sono stati installati su 31 edifici universitari, che si prevede produrranno circa 6,24 GWh/anno. L’impianto di idrogeno è dotato di un reattore di reforming catalitico e di un reattore Fischer Tropsch.
Stando a un rapporto della società di consulenza Wood Mackenzie, i produttori spagnoli PVH, Soltec, Solar Steel e Axial rappresentano il 22% delle spedizioni globali di tracker solari, per un totale di 92 GWdc.
Si tratta di 283 progetti rinnovabili per 28 GW, il 66% dei 428 che hanno iniziato l’iter, e il 70% dopo aver subito modifiche per soddisfare varie condizioni, soprattutto di natura ambientale.
A differenza degli altri mercati europei, Germania e Italia hanno registrato una diminuzione della produzione di energia solare nella settimana del 22 luglio rispetto alla settimana precedente. Ma l’Italia fa comunque registrare il record di produzione per luglio.
L’Ufficio europeo dell’ambiente (EEB) sostiene che il 2,2% del territorio totale dell’UE può ospitare tutti i progetti solari ed eolici necessari per eliminare gradualmente i combustibili fossili e l’energia nucleare, raggiungendo la neutralità climatica entro il 2040. Il Rapporto mostra che la Germania e l’Italia devono far fronte a una relativa limitazione dei terreni.
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