Il produttore giapponese ha dichiarato che si tratta della più alta efficienza al mondo per una cella solare impilata che combina una cella solare a doppia giunzione tandem e una cella solare al silicio.
Ricercatori dell’Università di Roma Tor Vergata hanno utilizzato strati tampone protettivi nelle celle solari di perovskite per mitigare i danni durante lo sputtering dell’ossido di indio-stagno nel processo di produzione. Gli strati tampone sono stati in grado di adempiere a questa missione senza compromettere la trasmittanza media visibile della cella.
Un team di studenti universitari olandesi, sotto l’insegna Top Dutch Solar Racing, ha installato celle tandem in silicio perovskite nella sua partecipazione alla 16ª edizione della Bridgestone World Solar Challenge. La gara è una spedizione di sei giorni e 3000 km attraverso il continente australiano, da Darwin ad Adelaide.
Un gruppo di ricerca algerino ha analizzato le caratteristiche elettroniche, elastiche, ottiche e termoelettriche della perovskite KGeCl3 per verificare se questo materiale senza piombo possa essere utilizzato per celle solari e altri dispositivi elettronici. Gli scienziati hanno scoperto che il nuovo materiale è un semiconduttore a bandgap diretto con energie di bandgap di 0,92 eV, 1,26 eV e 1,88 eV rispettivamente per le fasi cubica, tetragonale e ortorombica.
Alcuni scienziati australiani sostengono di aver raggiunto la più alta efficienza mai registrata finora per una cella solare di perovskite costruita su un substrato di acciaio. Hanno utilizzato un interstrato di ossido di indio-stagno (ITO) tra il substrato di acciaio e la cella, per evitare la diffusione del ferro al dispositivo fotovoltaico.
Nel primo di una serie di contributi a scadenza mensile che il CHOSE – Centre for Hybrid and Organic Solar Energy fornirà a pv magazine Italia, il ricercatore Luigi Vesce presenta l’integrazione del fotovoltaico integrato negli edifici utilizzando celle solari sensibilizzate con colorante, le cosiddette celle DSSC inventate dal celebre scienziato svizzero Michael Grätzel.
L’Ing. Valerio Moschella, membro del consiglio di amministrazione di Iritaly Trading Company, di cui è responsabile Finanza e Servizi, ha spiegato a pv magazine il progetto che li vede attivi nello sviluppo di pannelli fotovoltaici innovativi in perovskite. Si tratta dell’azienda che ha organizzato la conferenza PVSPACE-2023 (New Generation Photovoltaics for Space), andata in scena la scorsa settimana presso l’Università La Sapienza di Roma.
Il produttore torinese di pannelli solari flessibili ha potenziato il parco macchine aziendale con una stringatrice per celle back-contact di Maxeon. Si tratta di un’implementazione che ridurrà i tempi di produzione, l’automazione del processo di stringatura delle celle solari e aiuterà l’azienda a soddisfare la crescente domanda.
Il produttore italiano di moduli ha acquisito la startup romana Solertix e ora mira ad portare la sua tecnologia di celle solari a base di perovskite verso la produzione su scala commerciale.
Siamo nell’ambito del programma “Ricerca di Sistema elettrico – Progetto integrato Fotovoltaico ad alta efficienza”, condotto da ENEA in collaborazione con Cnr, RSE e varie università. La ricerca mira a realizzare celle solari ad alta resa con materiali, architetture e processi per moduli fotovoltaici da integrare in ambito urbano, nel paesaggio e nei siti di interesse storico-architettonico.
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