La maggior parte dei mercati europei analizzati ha registrato prezzi negativi il 20 e 21 luglio. Fanno eccezione i mercati britannico, italiano e nordico. Il mercato nordico è il meno caro, mentre l’Italia e il Regno Unito sono rispettivamente il mercato più caro e il secondo più caro in Europa.
Nonostante l’aumento della produzione fotovoltaica in Italia, aumenta il divario tra il mercato italiano e gli altri mercati europei. Nella prima settimana di luglio, le medie settimanali sono state inferiori a 60 €/MWh nella maggior parte dei mercati elettrici europei analizzati. Il mercato N2EX del Regno Unito e il mercato italiano hanno fatto eccezione, con medie rispettivamente di 66,68 €/MWh e 105,50 €/MWh
Settimana scorsa la Germania, che ha registrato il prezzo orario più alto nella storia, ha subito un aumento del prezzo dell’energia all’ingrosso del 64%. Ciononostante il mercato europeo più caro è rimasto comunque quello italiano.
Il prezzo dell’energia in Italia è stato il più caro in Europa ogni giorno della settimana passata, in un momento in cui la produzione fotovoltaica e eolica scendono nel Bel Paese. Secondo AleaSoft Energy Forecasting, la produzione di energia solare continuerà a diminuire nella settimana in corso.
La Germania ha registrato il prezzo più alto dalla fine di novembre 2023, 235,52 €/MWh, il 4 giugno dalle ore 20:00 alle 21:00. Lo spiega AleaSoft Energy Forecasting nella sua analisi settimanale.
Durante la settimana del 27 maggio, l’aumento della produzione di energia eolica e la diminuzione della domanda in alcuni mercati hanno esercitato un’influenza al ribasso sui prezzi del mercato elettrico europeo. In Italia, invece, la produzione solare e quella eolica sono diminuitae. Questo, insieme a un leggero aumento del prezzo medio del gas, ha portato a un aumento dei prezzi nel mercato IPEX.
Nei mercati spagnolo, portoghese e italiano, l’energia solare fotovoltaica ha stabilito intanto record storici di produzione. Il record in Italia limita i prezzi, con l’Italia per un giorno il secondo mercato più caro in Europa, superata dal Regno Unito. La maggior parte dei mercati europei analizzati ha registrato prezzi negativi domenica 26 maggio. Fanno eccezione i mercati britannico e italiano.
Prezzi settimanali in aumento in Italia, mentre in Europa calano. Prezzi negativi in Europa, ma non in Italia, dove il prezzo settimanale medio è oltre 6 volte quello sul mercato meno caro e 72% più alto di quello registrato nel terzo mercato più caro.
L’Italia fa registrare il record di produzione giornaliera e, contestualmente, riduce il divario con gli altri mercati elettrici europei. Rimane comunque il più caro. Mercati britannico, italiano e nordico unici a non registrare prezzi negativi.
Mentre Portogallo e Spagna producono sempre più energia elettrica da fotovoltaico, i mercati elettrici registrano aumenti compresi tra +9,3% della Germania e +419% del Portogallo. Mercati britannico, italiano e nordico unici mercati elettrici a non far segnare prezzi negativi.
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