Presso il suo stabilimento di Prata di Pordenone, LAST Technology, società che produce macchine di processo per l’industria farmaceutica, ha installato un impianto fotovoltaico da 500 kW per coprire i consumi di energia.
Tongwei ha rivelato un nuovo piano di investimenti upstream nella Mongolia interna, mentre China Huadian ha completato l’ultima tornata di acquisti centrali per il 2023, assicurandosi 8,95 GW di pannelli fotovoltaici da JA Solar, Astronergy, Das Solar, Trina Solar e Longi.
Unoenergy Innovative Solutions ha siglato un accordo con il Gruppo Sparkasse – Cassa di Risparmio di Bolzano per la costruzione di impianti fotovoltaici con estensione di 12 ettari. L’obiettivo è coprire con energia rinnovabile i consumi energetici dell’intero Gruppo.
Secondo Wood Mackenzie, tra il 2019 e il 2023 il numero di impianti fotovoltaici nel mondo è cresciuto in media del 28% all’anno, con un balzo del 56% dal 2022 al 2023. Mediamente, dal 2024 al 2028 il ritmo si manterrà invece invariato e non si prevede alcuna crescita.
Nell’ambito dell’iniziativa Livinglab del Centro ODTÜ-GÜNAM per la ricerca e le applicazioni sull’energia solare, il nuovo progetto agrivoltaico della Turchia consentirà ai ricercatori di testare prodotti e processi produttivi sviluppando sistemi di inseguitori con algoritmi di controllo appositamente studiati per colture specifiche.
Edison Energia ha realizzato sei impianti fotovoltaici presso le sedi regionali di Banco alimentare. Insieme, gli impianti installati a Parma, Genova, Udine, Taranto, Sassari e Pescara hanno una potenza complessiva di 160 kW.
Sulla base dei dati Gaudì di Terna, risulta che è aumentata del 39% la nuova potenza installata nel terzo trimestre del 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022, per un totale di 1.078 MW, di cui il fotovoltaico “pesa” per 980 MW (+92%). Nei primi 9 mesi del 2023 sono state eguagliate le installazioni del 2022, ma non è ancora sufficiente per gli obiettivi 2030.
Longi ha annunciato il raggiungimento di un’efficienza del 27,09% per la sua cella solare HBC (Heterojunction Back Contact), un risultato confermato dall’ISFH, l’Istituto tedesco per la ricerca sull’energia solare.
Secondo la 700W+ Photovoltaic Open Innovation Ecological Alliance, la standardizzazione delle dimensioni dei moduli solari migliorerà l’efficienza della catena di fornitura, stimolerà la produzione e ridurrà i costi. L’obiettivo dell’Alleanza è infatti l’industrializzazione dei moduli fotovoltaici superiori a 700 W.
I ricercatori dell’NTU di Singapore e la startup EtaVolt hanno presentato un dispositivo di illuminazione ad alta intensità che, a quanto pare, può “rattoppare” i buchi causati dalla luce e dal calore nelle celle solari in silicio. Si sostiene che la nuova tecnica sia in grado di ridurre il degrado dei moduli solari fino a 5 anni e che sia utilizzabile per circa il 90% dei moduli solari disponibili sul mercato.
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