I prezzi dei moduli solari ai minimi storici

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Un numero crescente di produttori di moduli fotovoltaici minaccia di chiudere i propri impianti di produzione in Europa a causa dell’attuale tendenza al ribasso dei prezzi. Alcuni vogliono rinunciare, mentre altri vogliono trasferirsi negli Stati Uniti, dove le condizioni di mercato sono maggiormente favorevoli. Martin Schachinger, fondatore del sito di trading pvXchange.com, ha detto la sua a pv magazine global su come la pressione sui prezzi potrebbe aumentare nelle settimane e nei mesi a venire.

Nei fatti gli attuali prezzi dei moduli in Europa non riflettono una situazione di mercato sana per l’industria. Al contrario, i livelli dei prezzi sono ancora dominati dalle vendite di liquidazione dei magazzini su larga scala.

Questo mese i prezzi dei moduli non sono scesi in modo generalizzato. Tuttavia, il raggiungimento di un livello tale da poter offrire prodotti nuovi in Europa in modo competitivo sembra irraggiungibile sul lungo termine.

I distributori e i produttori hanno ancora troppe scorte per i prodotti di seconda o terza fascia. Inoltre, a causa delle recenti temperature, la domanda non è ancora tornata ai livelli previsti per questo periodo dell’anno e i moduli in eccesso vengono ceduti a rilento.

I prezzi attualmente in circolazione sul mercato fotovoltaico per i prodotti PERC (passivated emitter and rear cell) sotto i 2 m2 e fino a 410 W sono di poco inferiori a 0,10 euro (10,66 dollari)/W, per cui questo mese sono stati assegnati al punto di prezzo “low-cost” della tabella ed è questo fondamentalmente il motivo di ulteriori cali nell’indice dei prezzi.

Le classi di prestazioni più elevate, così come i moduli full-black e glass-glass, sono stati ancora assegnati al gruppo “mainstream” o “high-efficiency” in quanto questi prodotti possono ancora essere venduti in modo ragionevole anche se offrono prestazioni inferiori. Solo i moduli standard da circa 400 W stanno diventando più lenti nelle vendite e vengono spesso svenduti.

A peggiorare la situazione è la discussione in corso sull’eliminazione dell’esenzione doganale per i moduli bifacciali glass-glass negli Stati Uniti. Il motivo è probabilmente una richiesta di Hanwha Qcells al Dipartimento del Commercio per non mettere in pericolo la prevista espansione della produzione nel continente nordamericano. Se la richiesta avrà successo, anche i prezzi dei moduli non cinesi negli Stati Uniti aumenteranno in modo significativo. La conseguenza è che i moduli cinesi difficilmente riusciranno a entrare nel mercato statunitense e probabilmente finiranno in Europa aumentando ulteriormente la pressione sui prezzi già bassi dei moduli.

Se si vuole che la produzione locale rimanga in Europa nel prossimo futuro, i politici dovranno davvero inventarsi qualcosa. Anche se non si tratterà di un bonus di resilienza come quello recentemente abolito in Germania, la rotta dovrebbe essere tracciata nella giusta direzione il prima possibile, preferibilmente a livello europeo. Attualmente, ogni giorno che non si interviene, una piccola parte della nostra indipendenza nel settore energetico muore.

Punti di prezzo differenziati per tecnologia nell’aprile 2024, incluse le variazioni rispetto al mese precedente (al 20 aprile 2024):

Informazioni sull’autore: Martin Schachinger ha studiato ingegneria elettrica e da quasi 30 anni è attivo nel campo del fotovoltaico e delle energie rinnovabili. Nel 2004 ha fondato la piattaforma di trading online pvXchange.com. L’azienda ha in stock i componenti standard per le nuove installazioni e i moduli solari e gli inverter che non vengono più prodotti.

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