Impianto fotovoltaico in montagna da 1 MW utilizza in modo attivo i riflessi del sole sulla neve

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Dal 1872 Sibelco estrae, lavora e vende minerali industriali in sedi in tutto il mondo, concentrandoci principalmente su silice, argille, feldspati e olivina.  Di recente ha deciso di installare un impianto fotovoltaico presso la sede aziendale a Robilante, in provincia di Cuneo, che si trova a 700 metri di altitudine.

Il progetto nasce dall’esigenza di Sibelco di ridurre i costi energetici e allo stesso tempo ridurre l’impronta ambientale, in linea con la strategia globale del gruppo verso la decarbonizzazione.

“L’area in cui l’impianto è stato installato è l’area in cui in passato Sibelco scaricava i fini e che non avrebbe potuto essere utilizzata per altri scopi, risultando, inoltre, essere adatta all’installazione perché molto aperta e soprattutto esposta a sud”, ha spiegato a pv magazine Italia Sandro Orlandini, Sales Director di GESCO Energy di Monteriggioni (SI), che ha sviluppato e  installato l’impianto fotovoltaico.

L’impianto a terra ha una potenza di 999 kW ed è composto da 2.243 moduli bifacciali LONGI da 445 W e da 6 inverter SMA da 150 KW.

“I moduli bifacciali in vetro-vetro presentano celle fotovoltaiche anche sul retro, al contrario dei pannelli standard, che invece sono rivestite dal pvc. Questa caratteristica consente al modulo di catturare l’energia su entrambe le facciate: come anche segnalato sulla scheda tecnica dei pannelli, c’è una maggiorazione di energia prodotta dovuta al fatto che i moduli catturano una componente della radiazione diffusa dal sole anche sul retro.
Quando la radiazione diffusa del sole colpisce la neve a terra, la luce si riflette sul retro dei pannelli, irradiandoli. In questo modo è possibile recuperare energia anche dal pannello coperto dalla neve”.

Orlandini ha raccontato che, considerate le caratteristiche dell’area per l’installazione, tra le sfide principali c’è stata la realizzazione del collegamento tra l’impianto fotovoltaico e il sito produttivo. “Abbiamo realizzato una linea aerea di 800 metri in MT  che attraversa una strada statale e due torrenti, oltre a superfici boschive.  Quindi anche dal punto di vista burocratico, rispetto alle pratiche che seguiamo solitamente ci sono stati iter più complessi che hanno coinvolto l’Anas, il Demanio, la Provincia e la Regione, oltre al comune di Robilante”.

L’impianto fotovoltaico si integra in un sistema che già ha previsto scelte energetiche virtuose: “Lo  stabilimento  di  Robilante  ha  sempre  investito  per  autoprodurre  l ‘energia  utilizzata  nel  processo  produttivo. Ad esempio, dai primi anni 90 è in funzione un nastro trasportatore da monte a valle che, recuperando l’energia durante la discesa permette di autosostenere la cava”.

Secondo quando riportato dall’installatore, l’’impianto fotovoltaico copre circa il 6% del fabbisogno elettrico dello stabilimento.

“L impianto è stato avviato di  recente e nei primi mesi di esercizio la  producibilità è stata superiore alle aspettative in fase progettuale. Al momento è in valutazione l’ipotesi di un ampliamento su terreni limitrofi”, ha concluso Orlandini.

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